Bronzo sabato ed argento domenica per Ferrio, Accatino, Verrone e Rinaldi, del Saturnia i primi tre, della Tevere Remo il quarto sul 4 senza azzurro sabato pomeriggio alla XXXII Coupe de la Jeunesse, sul lago Malta, a Poznan in Polonia. Una manifestazione che rappresenta la storia del canottaggio juniores di questi ultimi trent’anni, che soprattutto in queste ultime edizioni ha visto avvicinarsi diverse nazioni europee, per arrivare al numero attuale di 12, rispetto alle prime sei, le fondatrici della Coupe tra le quali l’Italia. Un’edizione, dopo due anni di dominio italiano, che ha visto un prepotente ritorno della Gran Bretagna, autentica dominatrice della due giorni sul campo di gara polacco, con l’talia che si piazzava in seconda posizione nella classifica per nazioni. Due ori, otto argenti e due bronzi le medaglie azzurre nelle tre giornate, e tra queste il bronzo e l’argento del 4 senza quasi interamente triestino. Martin Accatino, Gustavo Ferrio, Leonardo Verrone (CC Saturnia) e Adalberto Rinaldi (Tevere Remo), sabato pomeriggio partiti dalle retrovie, quarti per buona parte della regata dietro a Gran Bretagna, Svizzera e Francia, iniziavano una grande rimonta negli ultimi 500 metri. Spingeva il 4 senza azzurro nell’ultimo deciso attacco, grazie al quale avveniva il sorpasso della Francia, e la conquista della terza posizione che consentiva a Rinaldi, Ferrio, Accatino e Verrone la conquista di un importante medaglia di bronzo che andava a festeggiare l’esordio in maglia azzurra di tutti e quattro. Domenica, esaltato dal podio del giorno prima ci provava fin dall’inizio il 4 senza azzurro, e rimaneva incollato agli inglesi battistrada, respingendo gli attacchi ripetuti degli svizzeri argento sabato. Sul traguardo transitava per prima la Gran Bretagna, seconda l’Italia che guadagnava un posto in classifica rispetto al giorno prima conquistando l’argento, terza staccata la Svizzera.
Una Coupe d’eperienza per Ilaria Corazza dell’Ausonia di Grado, la più giovane azzurrina in gara a Poznan, alla sua prima esperienza in squadra nazionale. Opposta ad atlete più esperte, faticava il primo giorno già in batteria, accedendo al pomeriggio alla finale B. Domenica mattina invece lottava fin sul traguardo per un posto tra le prime 6 che mancava per 1 solo secondo, dovendosi accontentare ancora una volta di una finale B, nella quale arrivava terza, che rappresenta un punto di partenza per le prossime stagioni in maglia azzurra.