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Capodistria il 22 e 23 agosto con gruppi storici: Le C@tene & Perpetuum Mobile e i mitici (e longevi) I Nomadi.

Capodistria il 22 e 23 agosto con gruppi storici: Le C@tene & Perpetuum Mobile e i mitici (e longevi) I Nomadi.

Due concerti targati Folkest si terranno a Capodistria in data 22 e 23 agosto, alle 21.30, nello spazio della Taverna in piazza Carpaccio: Le C@tene insieme ai Perpetuum Mobile e I Nomadi. Folkest a Capodistria nasce grazie a una collaborazione nata nel 1992 tra l’Associazione Culturale Folkgiornale e il Comitato Organizzatore della CAN di Capodistria che alla fine degli anni Novanta ha dato vita all’AIAS Capodistria. In questi anni sono moltissimi gli artisti di grande valore che si sono succeduti nelle piazze e nei luoghi storicamente delegati ai concerti del capoluogo istriano, grazie al contributo della Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria, del Comune Città di Capodistria e del Ministero della cultura della Repubblica di Slovenia.

Tra gli artisti che si sono esibiti nel capoluogo istriano grazie all’AIAS e a Folkest troviamo Joan Baez, Angelo Branduardi, Joe Cocker, Goran Bregovic, Ron, Roberto Vecchioni, PFM, Shel Shapiro e moltissimi altri, facendo diventare gli eventi capodistriani una delle piazze principali di Folkest.

Il primo appuntamento avrà come protagonista due gruppi: un complesso musicale nato nel 1966 a Pirano presso il locale Circolo di Cultura Italiano ovvero Le C@tene e a seguire i Perpetuum Mobile. Il gruppo Le Catene suonava musica dell’epoca (Beatles, Rolling Stones e beat italiano: Rokes, Equipe’84) e dopo lo scioglimento avvenuto nel 1969, si sono riproposti, a distanza di oltre cinquant’anni, nel settembre del 2019, nell’ambito della presentazione del libro I Beatles di Pirano presso i magazzini Monfort (depositi del sale a Portorose). La formazione comprende due membri originari: Fulvio Lacovich e Sergio Settomini, coadiuvati dai musicisti Robert Vatovec, Piero Pocecco e Valter Kofol. A seguire suoneranno i Perpetuum Mobile: chiusa l’esperienza con Le Catene, Fulvio Lacovich, con due amici, ha dato vita a questo nuovo complesso. Terminata l’era beat si aprirono per loro nuovi orizzonti musicali anche a livello locale (Santana, Allman Brothers Band, Creedence Clearwater Revival). Il complesso si è ripresentato per i quattro quinti nella formazione originale (senza lo scomparso Cergolj), alla presentazione del volume I Beatles di Pirano. Ora, per celebrare i cinquant’anni dell’esordio, si ripresentano coadiuvati dal batterista Valentin Destradi e dalla cantante Vladka Gojak, con alcuni dei brani più popolari di Santana, CCR, Doors, Jimi Hendrix e Janis Joplin.

I NOMADI

I Nomadi

A segurie domenica arrivano I Nomadi. Sono i primi anni Sessanta quando, tra Modena e Reggio Emilia, Beppe Carletti e Augusto Daolio decidono di formare una loro band. L’esordio avviene nel 1963 e il nome scelto è i Nomadi, denominazione scelta un po’ per caso ma forse anche per destino. Nel 1965 esce il loro primo 45 giri dal titolo Donna la prima donna e un anno dopo inizia la collaborazione con un allora sconosciuto Francesco Guccini. Da questo sodalizio nascono canzoni che segneranno una tappa fondamentale nel panorama musicale italiano: Noi non ci saremo e Dio è morto diventeranno dei veri e propri stendardi per milioni di giovani. E nel ’72 Io vagabondo, ancora oggi canzone simbolo della band e inno per diverse generazioni. Sono passati 56 anni, ma loro sono ancora lì: decine di concerti all’anno in tutta la Penisola con una media annuale di 1.000.000 di spettatori che comprendono bambini, genitori e nonni, creando così quello che si può definire il popolo nomade. È il gruppo più longevo in Italia e nel mondo prima di loro ci sono soltanto i Rolling Stones.

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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