Trieste, Studio Tommaseo, via del Monte 2/1
sabato 8 settembre alle 18.30 cerimonia di premiazione
Vince il premio maggiore, il Premio Gillo Dorfles 2018, Julia Landsiedl designer austriaca che ha presentato un progetto ispirato alle boe situate nel golfo di Trieste. Il Premio Trieste e il Premio BEBA sono andati al giovane architetto turco Meriç Arslanoğlu per il suo progetto “con-tag #””; mentre il Premio InCE per il miglior design di uno dei Paesi aderenti all’InCE non UE è stato assegnato a Milan Ranković, designer serbo che ha presentato il progetto “S-case”, una valigia solare portatile che utilizza pannelli solari per produrre energia elettrica e che può anche essere usata per cucinare.
Due menzioni speciali sono state assegnate. La prima al progetto “Sal_ary”, presentato dalla designer croata Ines Vlahović: un sacchetto di sale cucito di materiale sostenibile ispirato all’antica Roma, tempi in cui il sale era prezioso e anche quello dall’Adriatico era usato come pagamento (salario). La seconda al gruppo turco formato da Cansu Dinç, Beyzanur Meriç, Sunay Paşaoğlu, Ebranur Yýlmaz, per il loro progetto “threshang”, una grande mappa-disegno di nuove funzioni immaginarie dell’area di Porto Vecchio.
Il concorso è stato organizzato dal comitato Trieste Contemporanea nell’ambito delle attività 2018 del progetto “Harbour for Cultures” | sotto gli auspici dell’Iniziativa Centro Europea e della Fondazione BEBA di Venezia | con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e del Comune di Trieste | con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia | con la collaborazione del MAO–Museum of Architecture and Design, Lubiana | e di Culturelink Network/IRMO Croatia;ICA–Institute for Contemporary Art, Zagreb; KCB–Cultural Centre Belgrade; L’Officina, Trieste; Studio Tommaseo, Trieste | assieme ai partner del network Continental Breakfast.
Andrea Forliano