Per l’inaugurazione del nuovo Gusto Più di Godina a Gorizia, giovedì 17 marzo, un concerto sui generis a cura di Gian Luigi Carlone, co-fondatore della Banda Osiris, e Biagio Bagini, autore di trasmissioni radiofoniche e libri per ragazzi. Grazie alla tecnologia Arduino i due hanno dato vita a un intero album che racconta le emozioni suggerite dagli ortaggi, trasformandoli letteralmente in strumenti musicali.
I loro sono strumenti musicali decisamente insoliti: zucchine, melanzane, cetrioli dolci e pomodori, oltre ai tradizionali sax, flauti traversi e chitarre. Tradurre in musica le emozioni e le sonorità suggerite dagli ortaggi, con l’aiuto della tecnologia, oggi si può: lo dimostrano Gian Luigi Carlone, membro fondatore e front-man della Banda Osiris, e Biagio Bagini, autore di trasmissioni radiofoniche e libri per ragazzi, con il progetto “Il Conciorto”, che sarà presentato giovedì 17 marzo alle 17, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Gusto Più di Godina (via Baiamonti 6, Gorizia).
Il Conciorto si pone a metà tra un concerto musicale, cantautorale ed elettronico, e una rappresentazione teatrale, conciliando la natura e la sana alimentazione con le novità della tecnologia. Tecnicamente basato su Arduino, il progetto, che ha dato vita a un intero album musicale suonato con gli ortaggi, è una raccolta di storie che nascono musicalmente dall’orto, in un nesso indissolubile e poetico. I due artisti descrivono così l’iniziativa: “L’orto è lo spazio di riferimento a cui guardano i due suonatori. Perché l’orto è il luogo dove la parola è come un seme. Che poi getta foglioline che sono note. Che poi diventano piante in forma di canzone. Qui crescono canzoni pop, rock e moderne che raccontano i vissuti di melanzane, peperoni e zucchine, e parlano degli stati d’animo dell’orticoltore, oltre a raccontare le storie di orti di personaggi famosi”. Ecco allora che tra i tredici brani in repertorio, tratti dall’album “Conciorto“, che presenta in copertina una natura morta e si può acquistare online, ci sono titoli come “O melanzana“, “Cuore di bue“, “L’orto di David Byrne“, “Il giardiniere“, “Metterò broccoli“. Il Conciorto, spiegano Carlone e Bagini, “sfrutta il terreno a fini elementari di divertimento intensivo, avvalendosi di tecnologie moderne”: gli ortaggi sono collegati con dei cavi e dei sensori al sistema open source Ototo, l’interfaccia Arduino-basedche permette di trasformare in strumento musicale qualunque oggetto di uso quotidiano in grado di condurre elettricità.
“Abbiamo pensato di offrire questo spettacolo ai nostri clienti – spiega Davide Godina, quarta generazione della storica famiglia che da oltre 100 anni “sfama” i goriziani – per le tante “assonanze” che esso ha con GustoPiù. In entrambi i casi il cibo è il protagonista indiscusso e per di più viene trattato con grande rispetto. Ma non solo: anche noi, come in Conciorto, faremo uso delle più innovative tecnologie per proporre un menù che spazierà dai gusti classici a quelli di frontiera per passare dalla pizza fino a quelli veg. Se i due artisti parlano di “un concerto sostenibile, un vero “live in the garden”, un concerto di verdure suonate, da parte nostra abbiamo dedicato la massima attenzione alla sostenibilità del progetto sfruttando gli spazi per pannelli solari e scegliendo per piatti e stoviglie tutti prodotti riciclabili e compostabili”.
Il “Conciorto”, a ingresso libero fino a esaurimento posti, sarà dunque un minestrone in musica che non mancherà di sorprendere e intrattenere il pubblico, il modo migliore per inaugurare un nuovo punto vendita in cui le verdure giocheranno un ruolo di primo piano, anche grazie a uno spazio interamente dedicato a prodotti per vegani e vegetariani.