TriesteLovesJazz conclude la sua decima edizione con uno degli appuntamenti più attesi dell’estate cittadina, il concerto all’alba sul Molo Audace. Nel corso degli anni l’onore di esibirsi in questa atmosfera assolutamente unica e magica è stato riservato ad alcuni dei più importanti pianisti della scena musicale italiana. Per la sua decima edizione, TriesteLovesJazz ha deciso di affidarsi al talento del giovane pianista romano Enrico Zanisi che presenterà al pubblico il suo ultimo lavoro “Piano Tales”.
Sul Molo Audace, attorniato dal pubblico e dal sorgere del sole, domenica 14 agosto, alle ore 04:50, Enrico Zanisi darà prova del proprio talento forte di una personalità musicale già così definita nonostante la giovane età. Un talento che nel 2012 gli ha permesso di aggiudicarsi il premio Top Jazz come Miglior Nuovo Talento, indetto dalla rivista Musica Jazz, seguito, nel 2014, dal Premio Siae per la Creatività. La giuria composta da Danilo Rea, Rita Marcotulli e Rosario Giuliani ha attribuito questo premio con la seguente motivazione: “Per la straordinaria personalità evidenziata sia come leader del suo avvincente trio che come partner di alcuni dei più prestigiosi solisti italiani”.
Fin dal suo esordio, Enrico Zanisi ha mostrato la stoffa del musicista in grado di bruciare le tappe, quello cui l’etichetta di enfant prodige del jazz italiano era destinata ben presto a stare stretta.
Per questa ragione, l’album in piano solo di Enrico Zanisi, in uscita per la Cam Jazz, sembra arrivare al momento giusto, inaugurando idealmente una nuova fase nella carriera artistica di questo giovane pianista.
Dopo tre album in trio e diversi progetti collaterali, Piano Tales giunge a suggello di un percorso in cui il pianista romano ha esplorato i confini della propria musica mantenendo intatta quella grazia priva di artifici che la contraddistingue. Il disco disvela un nuovo Zanisi, più maturo ma soprattutto più consapevole delle proprie potenzialità d’autore e di interprete.
L’album è composto da undici tracce, la maggior parte delle quali al di sotto dei quattro minuti di durata, a testimonianza di un lavoro che vuole proporsi come una raccolta di impressioni musicali, più che un concept vero e proprio.
Non mancano episodi più articolati e dall’approccio improvvisativo più strutturato ma a dominare, in un’atmosfera in cui trovano spazio pieni e vuoti, musica e silenzi, è l’ariosità del pianismo di Zanisi, capace di essere ineffabile e incisivo allo stesso tempo.
Difficile riscontrare in un musicista tanto giovane una tale consapevolezza dei propri mezzi e una personalità musicale già così definita, eppure Zanisi possiede senza ombra di dubbio entrambe le cose.