Si è conclusa con grande successo la 23esima edizione della Trieste Opicina Historic -Memorial Mario Marchi, la manifestazione di due giorni che, con un percorso di regolarità, ricordava i fasti della leggendaria gara in salita che si svolse fino al 1971. Ancora aperto invece il concorso fotografico a cura di mc59.com (bando su www.mc59.com, consegna opere entro il 22 aprile). Al via quasi 100 autovetture con a bordo equipaggi provenienti da Italia, Slovenia, Croazia, Austria e Germania.
Successo per il prologo costitutito dal Match Race del 2 aprile in Porto Vecchio, esibizione di regolarità a cronometro a eliminazione diretta con tempo di percorrenza previsto di 40 secondi per due giri di anello da 200 metri a una media di 18 km orari con una novità assoluta, rappresentata dagli allievi, patendandi delle Autoscuole Triestine. Sedici le autovetture storiche iscritte. A prevalere al termine delle prove è stato Giorgio Dagnelut del Club dei Venti all’ora su Alfa Romeo Giulietta TI del 1963 davanti a Gianluca Coletta.
In collaborazione con il Consorzio Unico delle Autoscuole Triestine erano presenti anche 9 giovanissimi allievi delle autoscuole che hanno molto apprezzato l’iniziativa e, dopo essersi sfidati a bordo delle auto della scuola guida affiancati dai propri istruttori, sono saliti a bordo delle autovetture d’epoca per partecipare come passeggeri alla gara riservata ai professionisti delle quattro ruote. Erano presenti allievi delle autoscuole Bizjak, Easy Driver, Mito-Ready2Go e Re Artù. Per la cronaca, ha vinto la gara, svoltasi al meglio delle tre prove, Nevena Rakic dell’autoscuola Easy Driver che in finale ha battuto Emma Marcolin dell’autoscuola Mito-Ready2Go.
E grande festa a Opicina – dove per tre giorni si sono tenuti i festeggiamenti organizzati dal Consorzio insieme a Opicina – per abbracciare le “vecchie signore” che sono rimaste parcheggiate per le foto di rito dei numerosissimi appassionati fino alle 21, salutate dalle note della banda Viktor Parma e dalla Vecia Trieste. A tutti i concorrenti, in omaggio, i cioccolatini a forma di tram, la cui vettura storica non marciante grazie a Trieste Trasporti è stata visibile per due giorni presso la stazione tranviaria di Opicina. Successo anche per le visite ai bunker a cura del GET e per i corsi di guida sicura e di autodifesa presso l’Autoscuola Bizjak.
Era presente alla partenza della Trieste Opicina Historic 2018 anche la signora Ariella Mannucci, vedova del campione di rally Mario Mannucci che, in equipaggio con Sandro Munari, ha vinto praticamente tutto a livello mandiale, tra cui il Rally di Montecarlo del 1972, figura che la signora Mannucci ha recentemente ricordato nel libro “L’incredibile corsa” scritto a quattro mani con il giornalista Mattia Losi.
E’ stato in gara, su una Y10 del 1991, anche un equipaggio formato da 4 persone tutte appartenenti alla stessa famiglia: Nonna Bruna Carli alla guida (94 anni), la figlia Licia Bellina, la nipote Margot Gerzeli e il pronipote Haron Zeriali.
Inbus Club ha portato in piazza Unità un Bus storico che in passato ha prestato servizio sulla linea 35. L’autobus è servito da punto di accoglienza degli equipaggi che a bordo del mezzo hanno potuto ritirare i pacchi gara ed espletare le verifiche amministrative.
Tra le autovetture più rare iscritte quest’anno si segnalavano:
una Mercedes 220A del 1956 partecipante alla Mille Miglia 2017; una Balilla a 4 marce del 1935 immatricolata a Trieste e una Ford Edsel Pacer, così chiamata in onore di Edsel Ford, figlio di Henry. Non tutti lo ricorderanno, ma lo stabilimento Ford per molti anni era ubicato proprio nel Magazzino 27 del Porto Vecchio di Trieste, area di recente restituita alla città e “inaugurata” proprio con l’edizione 2015 della Trieste Opicina Historic. Da segnalare anche un’oramai rarissima Ford Anglia, la vettura di Harry Potter.
Saranno presenti a Trieste anche le Steyr Puch: erano costruite a Graz su base Fiat 500, ma i loro motori arrivavano fino a 650 cc che torneranno sulle strade che videro vincere spesso il loro connazionale Johannes Ortner.
Saranno al via infine una SAAB 96 V4, che trionfava spesso nei rallies, una Volvo PV544 sport, un’Alfa Romeo Giulietta Sprint Speciale Bertone e molte MG che ormai a Trieste sono di casa.
L’equipaggio che arrivava da più lontano era quello composto da Peter e Irene Forstner che hanno percorso sulla loro MG B GT V8 oltre 500 chilometri per arrivare da OBERSCHLEISSHEIM (Germania).
Vincitori assoluti: Amedeo Cicuttin e Lia Castellano su Fiat 1100 Export (Scuderia Regolaristi Friulani).
Classifica generale finale :
1 Amedeo Cicuttin – Lia Castellano Fiat 1100 Export – 1960 (Scuderia Regolaristi Friulani)
2 Carlo Alberto Picco – Silvano Petrani Porsche 365 A – 1957 (Scuderia Regolaristi Friulani)
3 Giovanni Omarchi – Laura Butturini MGB – 1966 (Amams)
Trofeo Mario Marchi:
1 Stefano Rigo/Walter Zangrando Lancia Fulvia HF – 1969 (Club dei Venti all’Ora)
2 Giovanni Omarchi – Laura Butturini MGB – 1966 (Amams)
3 Otmar Wacek – Roswitha Stoellner Fiat 124 Copue 1800 – 1972 (Autost. Salzburg)
Classifica ASI:
1 Sergio Oliva – Pierpaoli Puhali Autobianchi A 112 Abarth 1974 (Club dei Venti all’Ora)
Classifica KCC:
1 Sergio Oliva – Pierpaoli Puhali Autobianchi A 112 Abarth 1974 (Club dei Venti all’Ora)
Premiazioni altre categorie:
Trieste Opicina Historic categoria Young:
Lorenzo Fontanot – Mathias Lodi
Navigatore più giovane:
Andrea Rossi e Lorenzo DeLonghi (ex aequo)
Premio alla pilota più esperta:
Nonna Bruna Carli (94 anni)
Coppa Lady:
Andrea Weber – Zagabria (Croazia)
Far Far Away per l’equipgaggio giunto da più lontano:
Peter e Irene Forstner su MG B GT V8 da OBERSCHLEISSHEIM (Germania)
1° Club:
Scuderia Regolaristi Friulani
Autovettura più antica: una Balilla del 1935.
Premio per la vettura più bella a una Chevrolet Corvette.
Andrea Forliano