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Da venerdì 15 a domenica 17 ottobre si tiene, alla Mole Vanvitelliana di Ancona, l’edizione 2021 di KUM! Festival

Da venerdì 15 a domenica 17 ottobre si tiene, alla Mole Vanvitelliana di Ancona, l’edizione 2021 di KUM! Festival

Come ripartire. Cantieri è il titolo di quest’edizione speciale, che ha l’obiettivo di interpretare con fiducia e reinventare creativamente il tema della ripartenza dopo il trauma causato dalla pandemia, nel tentativo di fornire risposte concrete alle questioni che quest’ultima ha sollevato. 47 relatori tra filosofi e teologi, psichiatri e psicoanalisti, economisti e politici, sociologi e antropologi, scrittori e artisti in 30 incontri tra lectio, dialoghi e conversazioni, si confrontano in veri e propri Cantieri, affrontando il tema dell’edizione da più punti di vista e indagando come potrà evolversi la nostra società negli anni a venire.

Sabato 16 ottobre alle ore 10.00 l’antropologo Adriano Favole nell’incontro Sospensioni. Che cosa ci insegna l’Oceania sull’antropocene, discuterà sul concetto di limite in relazione al mito della crescita e del progresso economico. Partendo dalla sua esperienza etnografica in Oceania e nell’Europa d’Oltremare, Favole analizza le modalità in cui si mettono in pratica le “sospensioni” dell’attività produttiva e della vita sociale in numerose società del mondo, giungendo all’inattesa conclusione di come fermarsi possa, talvolta, insegnarci a riaprire l’orizzonte del tempo.

Adriano Favole è professore di antropologia culturale all’Università di Torino, dove insegna “Cultura e Potere” e “Antropologia della comunicazione”. Ha viaggiato e compiuto ricerche in Oceania, nell’Oceano Indiano e in Guyana Francese. Si occupa prevalentemente di temi di antropologia politica e, attualmente, dirige il Laboratorio “Arcipelago Europa” che si occupa di Paesi, Territori e Regioni dell’Oltremare europeo. Collabora con il supplemento La Lettura del Corriere della Sera ed è consulente al programma del Festival Dialoghi sull’uomo di Pistoia.

Domenica 17 ottobre alle 12.30 il filosofo Rocco Ronchi nell’incontro Veri e falsi movimenti: ricominciare dopo la crisi rifletterà su come agire e reinventare la vita quotidiana senza cadere in una paralisi che ci impedisce di uscire dalla ripetizione, ripensando soprattutto al ruolo che può avere la filosofia nel fornire le linee guida per la ricostruzione.

Rocco Ronchi è ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi dell’Aquila e insegna filosofia presso l’IRPA (Istituto di ricerca di psicanalisi applicata) di Milano. Dirige la collana “Filosofia al presente” della Textus Edizioni dell’Aquila e la collana “Canone minore” per la casa editrice Mimesis di Milano. Organizza e coordina la scuola di filosofia teoretica Praxis di Forlì.

Domenica 17 settembre alle 16.30 il filosofo e coordinatore scientifico del festival Federico Leoni nella lectio Metafisica dei vaccini interverrà in merito al ruolo cruciale che quest’ultimi hanno nella lotta contro il virus. Che cosa significa salute, se non scomparsa della malattia e non convivenza? Cosa significa fabbricare un vaccino, se non diventare parassiti dei nostri parassiti? Leoni risponderà a queste e altre domande, delineando l’ipotesi di una mutazione antropologica che questa pandemia ci ha imposto.

Federico Leoni insegna Antropologia filosofica all’Università di Verona. È il coordinatore scientifico del KUM! Festival. Tra i suoi libri: L’automa. Leibniz, Bergson (2019) e Jacques Lacan, una scienza di fantasmi (2019). Ha curato il numero di “aut aut” Sade, Masoch. Due etiche dell’immanenza (2019).

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