Novara, 20 gennaio 2014 – Più di novecento presenze tra il pubblico, Teatro Coccia “sold out” e oltre 16.000 euro raccolti in beneficenza.
Basterebbero anche solamente questi numeri a fotografare l’oggettivo successo del concerto tributo a Fabrizio De Andrè svoltosi a Novara lo scorso 16 gennaio, promosso dai Rotary Club di Novara, Novara San Gaudenzio, Orta San Giulio, Valticino di Novara, Gattinara, Kiwanis Club Novara e UCID Novara per raccogliere fondi in favore dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica – AISLA Onlus.
In tal modo potrà essere avviato, in provincia di Novara, il progetto “Vola solo chi osa farlo”: in particolare partirà subito – con la copertura per tutto il primo anno di attività – il servizio gratuito di assistenza psicologica domiciliare per le persone con Sla e le loro famiglie curato dalla psicologa Valentina Solara (per informazioni www.aisla.it; AISLA Novara tel.: 0321-499727). Ed è già stato messo in programmazione anche il servizio di supporto fisioterapico sempre al domicilio dei malati.
Sul palco del “Coccia” la band “Controcanto” del frontman Fulvio Bertolino ha eseguito le più belle canzoni del cantautore genovese. Da “Bocca di rosa” a “Geordie”, da “La canzone di Marinella” a “La guerra di Piero”, la band ferrarese attiva da 10 anni e composta da otto musicisti a cui si sono aggiunti, in occasione del concerto di Novara, Mario Arcari, già musicista di De Andrè nella tournée del 1998, e Stefano Zeni ha letteralmente trascinato il pubblico in teatro.
Ospite speciale della serata svoltasi sotto l’attenta regia di Cinzia Bonafede e presentata da Isabella Bernardi, è stato Ron, da anni testimonial, volontario e amico di AISLA, che ha regalato al pubblico ulteriori emozioni – valore aggiunto di una serata speciale anche in termini di condivisione – con la struggente interpretazione in acustico dei suoi cavalli di battaglia “Una città per cantare” e “Non abbiam bisogno di parole” . Non è mancato neppure il ricordo di Pino Daniele, evocato dalla bella versione di “Napul’è” eseguita in chiusura dalla band sul palco.
Tante anche le autorità presenti e partecipi fin dal cocktail pomeridiano al Club Unione che ha preceduto il concerto: tra gli altri il sindaco di Novara Andrea Ballarè, l’assessore comunale alla cultura Paola Turchelli, il vescovo di Novara monsignor Franco Giulio Brambilla, il prefetto di Novara Francesco Paolo Castaldo, il presidente di AISLA Onlus Massimo Mauro e il direttivo nazionale dell’Associazione, il presidente della Fondazione Banco Popolare di Novara Franco Zanetta, il vicepresidente del Novara Calcio Carlo Accornero, l’amministratore delegato dell’Igor srl Fabio Leonardi, l’amministratore delegato di Comoli Ferrari & C. Gianpaolo Ferrari non hanno mancato di esprimere a vario titolo la loro sincera vicinanza alla buona causa di AISLA e delle persone con Sla. Lo spettacolo ha goduto del sostegno di moltissimi partner e del patrocinio del Comune di Novara, dell’ATL Turismo Provincia di Novara e della Fondazione De Andrè.
I frutti di un efficace gioco di squadra sono stati immediatamente evidenti.
«Ringrazio gli organizzatori, gli sponsor, i sostenitori e tutti gli spettatori che hanno gremito il “Coccia” per il concerto reso possibile in particolare dall’impegno di tre donne: Cinzia Bonafede, Eliana Baici e Fulvia Massimelli – ha dichiarato il presidente nazionale di AISLA Onlus, Massimo Mauro – Nei casi di malattie al momento inguaribili come la Sla, la ricerca scientifica fornisce autentiche speranze di vita alle persone con Sla e alle loro famiglie. Ma in attesa di una risposta terapeutica efficace che ci auguriamo tutti arrivi al più presto possibile grazie al grande impegno dei ricercatori, queste persone vanno assistite adeguatamente per rispondere in maniera completa, tempestiva ai loro bisogni quotidiani. Aisla lavora incessantemente per questo».
Toccante anche il messaggio lanciato da Ron: «Non bisogna avere paura dei malati di Sla – ha detto il noto cantautore testimonial, volontario ed amico di AISLA Onlus – Li vado a trovare spesso nelle loro case durante le tappe dei miei tour in giro per l’Italia. Sono persone splendide, sanno illuminare e scaldare il cuore e danno tantissimo a chi sta loro accanto, andando oltre ai condizionamenti fisici imposti dalla malattia».
In platea al “Coccia” hanno dato un esempio concreto di ciò il vicepresidente nazionale di Aisla, Vincenzo Soverino, e Adele Ferrara: giunta appositamente dalla Campania e reduce da una visita medica al Centro Clinico Nemo di Milano, quest’ultima non ha voluto mancare al concerto al quale ha assistito accompagnata dalla mamma e dalla sorella.
La loro forza vitale ha indubbiamente rappresentato il messaggio più bello.