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Dal ventre di Napoli si alza il sipario: NarteA va in scena con “NoiVivi” Sabato 15 marzo 2014 (ore 19:00 e ore 21:00)

Su una parete dell’immensa cattedrale, scavata nel tufo della pancia di Napoli, esiste una grande scritta incisa con un carboncino: “Noi Vivi”, sembra un sospiro di gioia, un urlo liberatorio per essere riusciti a conquistare la salvezza. Finalmente liberi di continuare a vivere, ma imprigionati ancora nelle viscere della terra. Sul palcoscenico naturale della Galleria Borbonica, l’Associazione Culturale NarteA alza il sipario per un emozionante spettacolo itinerante, “Noi Vivi”, in scena sabato 15 marzo 2014 – con due turni a disposizione alle ore 19:00 e alle ore 21:00, la prenotazione obbligatoria ai numeri 339.7020849 – 334.6227785 – , in collaborazione con l’Associazione Culturale Borbonica Sotterranea, per rivivere sulla propria “pelle” il drammatico periodo della seconda guerra mondiale a Napoli. La suggestiva ambientazione del sottosuolo partenopeo proietterà il pubblico direttamente sulla scena, in modo da sentirsi parte integrante della “storia”. L’ingresso è presso Vico del Grottone n° 4, seconda traversa a sinistra salendo via Gennaro Serra, mentre l’uscita è prevista in via Domenico Morelli. La quota per lo spettacolo itinerante è di € 15,00 a persona ed è  comprensiva del biglietto “percorso standard”, ossia la passeggiata storica per  visitare il sito entro la fine dell’anno accompagnati da una guida.

Noi Vivi attrice Tannoia -  foto Marco Venezia

Noi Vivi attrice Tannoia – foto Marco Venezia

Tanti scalini da percorrere a perdifiato non appena suonavano le sirene: il boato delle fortezze volanti si avvicinava, le bombe sarebbero cadute di lì a breve. Correre, non pensare, arrivare nel cuore del monte Echia, nelle viscere della città, dove si appigliava la speranza della salvezza per i più rapidi, i più fortunati. L’inverno arrivava e la città partenopea rischiava di essere coperta più dalle bombe che dalla neve. Ogni giorno diventava difficile sopravvivere all’arida tragedia di quegli anni. Suonava la sirena, un’altra bomba stava cadendo dal cielo: l’affanno aumentava, le macerie ostacolavano ogni vicolo. Bisogna fuggire, raccogliere velocemente in un lenzuolo le cose più “utili” e trovare rifugio nell’unico posto dove forse ci si può salvare. Questo spettacolo è qualcosa di molto diverso dal ‘comune’: sono previsti sette attori in scena ed il fattore emotivo sarà il vero protagonista, grazie anche al supporto organizzativo prestatoci dalla Galleria Borbonica.  La luce fievole delle lampadine a 12 volt del Ricovero illuminano a malapena i volti degli sfollati napoletani, stanchi e infreddoliti, i rifugiati cercavano una coperta, un soccorso, uno sguardo o un volto familiare. Un attimo e la sirena poteva suonare di nuovo: la paura tornava, il giorno e la notte si confondevano. Per sopravvivere, bisognava crearsi una “nuova” quotidianità, capace di ricordare che si era ancora umani. Nel tempo i bombardamenti hanno cancellato ogni cosa, ma non la memoria e la speranza di coloro che risalivano in superficie per gridare al cielo e agli attori di quella assurda Guerra: “Noi Vivi”!

 

Scritto da Febo Quercia   Regia: Antimo Casertano e Febo Quercia    Interpreti: Federica Altamura, Marianita Carfora, Antimo Casertano, Antonio Perna, Serena Pisa, Peppe Romano, Katia Tannoia.

 

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