La Galerie Plutschow & Felchlin presenta Leggero, misurato. Ci si abitua presto, la prima mostra personale di David Casini nella città di Zurigo.

L’opera risulta caricata di una energia del tutto nuova capace di far coesistere elementi eterogenei molto diversi tra loro che insieme danno origine a nuove simbologie. Come un collezionista, l’artista imprigiona i reperti che raccoglie secondo curiose geometrie, in equilibri delicati, quasi impalpabili.

Protagonista delle geometrie è soprattutto l’ottone, materiale scelto dall’artista per la sua preziosità elegantemente retrò. Come una partitura le sottili strutture in metallo scandiscono lo spazio: i pieni e i vuoti, le pause e i ritorni rappresentati da lievi oggetti colorati e da entità organiche o geologiche, che danno vita ad un’esecuzione armonica ascoltabile solo attraverso la visione.
Le accelerazioni e le inversioni temporali della mostra riuniscono insieme riferimenti all’arte antica (il David di Michelangelo), moderna (Fausto Melotti) e contemporanea, il tutto inglobato in un microcosmo che attira lo spettatore verso un’attenta osservazione dei suoi dettagli, un’appropriazione visiva che lo rende in breve tempo familiare.
Il paesaggio italiano, e in particolare quello toscano, di cui l’artista è originario, viene reinterpretato, esaltato attraverso la manualità e la ricerca di un artigianato storico quasi in via di estinzione, come quello della lavorazione delle lastre di pietra del fiume Arno, che fanno da base e sfondo alle teche.
Le sculture di Casini sono articolate ma nello stesso tempo il vuoto è l’elemento essenziale per consentire una più intima osservazione degli elementi, per una lettura esatta della partitura.