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DEBUTTO NAZIONALE 8 DICEMBRE AL TEATRO BONI DI ACQUAPENDENTE (VT) una nuova produzione della Contrada di Trieste con “Il solito viaggio”

DEBUTTO NAZIONALE 8 DICEMBRE AL TEATRO BONI DI ACQUAPENDENTE (VT) una nuova produzione della Contrada di Trieste con “Il solito viaggio”

Al via domani alle 17.30 un nuovo debutto della Contrada di Trieste con “Il solito viaggio” al teatro Boni di Acquapendente (VT). Dopo il successo di “Zoran e il cane di porcellana” di Matteo Oleotto e “Cancun” di Jordi Galceràn, la Contrada si affida per questo nuovo testo Matteo Oleotto che lo firma insieme a Filippo Gili. Una commedia surreale e dissacrante che inaugura una nuova collaborazione con alcuni grandi interpreti del teatro italiano: Marina Massironi, Roberto Citran e Luisa De Santis, affiancati da Giancarlo Ratti e dall’attore italo-iraniano Aram Kian, autore di “Zoran e il cane di porcellana”. 
 
Pomeriggio inoltrato. Prima Zelda, poi Anacleto, si ritrovano dentro l’agenzia turistica ‘Il solito viaggio’. Sono soli, la diffidenza fra i due è forte, sono lì per comprare un viaggio, sì, ma l’atmosfera è strana.
Uno amerebbe andare in Scozia ma non a vedere città e colline, bensì una antica distilleria abbandonata; l’altra vorrebbe andare in Africa ma non per deserti o zoo-safari, solo per arrivare in quel luogo incredibile dove un raggio di luna può essere letale.
Arriva il titolare, Franco: sembra un gioco a carte coperte. Franco indaga, scruta, cerca di capire quel che è finalmente chiaro quando Maria, una terza cliente, dichiara di amare molto un certo, altissimo ponte in Romania…
Ora è chiaro: non siamo in uno di quei luoghi dove si compra un biglietto per andare al mare, a sciare, per andare in Cina o a New York, no.
Lì non si acquistano semplici viaggi, ordinari svaghi… lì si aiuta solo chi vuol farne un ‘altro’, di viaggio: quello “finale”, il “solito viaggio” che prima o poi facciamo tutti…
Surreale e dissacrante, la commedia di Matteo Oleotto e Filippo Gili interpreta quel male di vivere che, fra luci e canzoni, pervade il nostro mondo: fra cinismo e il disperato, muto bisogno di un contatto fisico con gli altri.
 
Tra gli interpreti non ha bisogno di presentazioni Marina Massironi che oltre alla celebrità ottenuta insieme a Aldo, Giovanni e Giacomo e in “Pane e Tulipani” – David di Donatello come miglior attrice non protagonista – è anche una nota doppiatrice, oltre che attrice televisiva, cinematografica e teatrale. Nel cast Roberto Citran, collabora con Virzì e Bracchetti oltre ad essere un grande attore cinematografico, vincitore della Coppa Volpi al Festival del Cinema di Venezia; Luisa De Santis, con all’attivo numerosi film con Nanni Moretti e spettacolo teatrali di Parenti, Proietti e Cecchi; Aram Kian tra i suoi lavori ha recitato in “Educazione siberiana” di Gabriele Salvatores mentre Giancarlo Ratti, tra gli attori di “Colpo d’occhio” di Sergio Rubini,  fa parte anche del cast della nota trasmissione su Radio2 “Il ruggito del coniglio” e ha partecipato alla serie tv “I Cesaroni” oltre che nella conduzione della trasmissione televisiva “Per un pugno di libri”.
Questa commedia di Matteo Oleotto e Filippo Gili interpreta con ironia l’insicurezza e la fragilità che pervade il nostro mondo e il cinismo di coloro che speculano sulla debolezza di coloro che credono di non avere più speranza e invece cercano disperatamente un contatto con altri esseri umani per sentirsi vivi.
 
La Contrada nell’arco dei suoi quarant’anni, recentemente compiuti, vanta una produzione densa di attività e si traducono, tra la programmazione di teatro serale e teatro ragazzi in più di 190 spettacoli prodotti e 360 spettacoli ospitati all’interno del cartellone del Teatro Orazio Bobbio di Trieste, sotto la guida di Livia Amabilino dopo la scomparsa del fondatore Orazio Bobbio nel 2006.
Tanti i traguardi raggiunti, come il riconoscimento, nel 1989 da parte del Ministero dei Beni Culturali di “Teatro Stabile ad iniziativa privata” e di Teatro di primario interesse regionale. La compagnia triestina, in poco più di quarant’anni è riuscita a ritagliarsi un ruolo di spicco nel panorama teatrale italiano, aprendo una seconda sede, il Teatrino dei fabbri e acquisendo anche una partecipazione nel Teatro Duse di Bologna.
 
Lo spettacolo debutta ad Acquapendente in provincia di Viterbo l’8 dicembre 2016 e sarà in tournée, oltre che al Teatro Orazio Bobbio di Trieste, anche al Teatro Sala Umberto di Roma, al Teatro Duse di Bologna e in diverse piazze di Reggio Calabria e della Sicilia, Genova per poi rientrare in Friuli Venezia Giulia a Cervignano, Maniago e a Jesolo in Veneto.

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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