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Django Bates’ Belovèd al ParmaJazz Frontiere Festival Mercoledì 11 Novembre

Django Bates’ Belovèd al ParmaJazz Frontiere Festival Mercoledì 11 Novembre

Mercoledì 11 Novembre il Parma Jazz Frontiere ritorna nella tradizionale location di Casa Della Musica per l’imperdibile appuntamento con il Django Bates’ Belovèd (ore 20.30). A fianco di Django Bates con il suo pianoforte, ci saranno Petter Eldh al contrabbasso e Peter Bruun alla batteria: assieme in un percorso vorticoso fra i temi più celebri di Charlie Parker e i brani originali dello stesso Bates.

Style: "70's look"

Style: “70’s look”

Questo lavoro su materiali di Charlie Parker è una riprova dell’approccio onnivoro di Bates: il cinquantacinquenne musicista reinterpreta e riscopre, nello stesso tempo, l’immenso patrimonio che Bird ha consegnato alla storia del Jazz. I brani originali di Django sono una produzione a sé stante, ma servono anche a ricontestualizzare quella di Parker, utilizzandone le stesse caratteristiche ritmiche e armoniche. Le sue riletture di “Donna Lee”, Confirmation” e altri classici parkeriani sono stupefacenti. Ma, come ha scritto un critico inglese “Ora Bates ha tra le mani uno dei più grandi trio di jazz. La sua incessante ricerca di nuove esperienze non lo tratterrà lì a lungo.”

 

Style: "70's look"

Style: “70’s look”

Artista difficilmente inquadrabile in una qualsivoglia corrente o scuola, Django Bates prosegue la sua incessante migrazione sui sentieri della ricerca jazzistica. Protagonista della scena del nuovo jazz inglese fin dagli anni ’80, è stato profondamente influenzato dal gruppo di musicisti sudafricani emigrati a Londra per sfuggire all’apartheid. Di questa vicinanza si trovano tracce nella musica dei Loose Tubes, il suo gruppo più noto. Bates ha tuttavia dissodato vari altri campi lavorando in situazioni diversissime e collaborando con moltissimi nomi dell’avanguardia internazionale. È anche uno strumentista eclettico, camaleontico, capace com’è di cimentarsi con la tastiera e con il corno.

Ricordiamo solo che “Bird lives” era il profetico graffito visto su un muro di New York dopo la morte di Charlie Parker, che continua a testimoniare una continuità significativa tra il bebop del passato e del futuro.

Django Bates è un pianista e compositore che sin dalla sua infanzia riceve una varietà enorme di influenze musicali che poi trasporterà nel suo lavoro. Suo padre è infatti un collezionista di jazz, di musica popolare rumena e africana.
Membro fondatore dei Tubes, Django, Bates è stato uno dei maggiori protagonisti della rinascita del jazz europeo nel 1980. L’olandese Metropole Orchestra, The Brodsky Quartet, Joanna MacGregor, Britten Sinfonia, Royal Shakespeare Company e la Duisburg Philharmonic sono solo alcuni dei molti gruppi che hanno commissionato nuove opere a Django. Si è esibito al fianco di Bill Bruford, Dudu Pukwana, Sidsel Endresen, Wynton Marsalis, Michael Brecker, Tim Berne, e Ronnie Scott.

Nel 1997 gli è stato assegnato il prestigioso premio danese JazzPar, meglio noto come il “Premio Nobel del Jazz”.

 

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