Gran finale in piazza Duomo a Spilimbergo domenica 2 agosto per Arabesque e i Corsi Internazionali di perfezionamento musicale dell’Istituto musicale Guido Alberto Fano, che anche quest’anno ha centrato un doppio obiettivo. Il primo,
proporre un percorso di formazione specialistico (dedicato a fiati, percussioni e direzione d’orchestra a fiati) per giovani musicisti selezionando i migliori docenti del settore, tutti musicisti di alto livello impegnati nelle orchestre più prestigiose, ma anche con proposte d’avanguardia come il Pronto Intervento Carriera, che ha fornito strumenti utili ai giovani diplomati per indirizzare e sviluppare al meglio la
loro futura carriera. Il secondo, offrire alla cittadinanza e al pubblico un cartellone di concerti di qualità, che valorizzasse i musicisti ospiti e il lavoro svolto, arricchito con progetti esterni o anche realizzati ad hoc, coinvolgendo artisti di particolare interesse non necessariamente legati al mondo dei fiati. Domenica 2 agosto però protagonisti saranno proprio loro: flauti, oboi, clarinetti, sassofoni, corni, trombe, tromboni, tube e percussioni. Alle 19.30, in particolare si potrà apprezzare il lavoro svolto dalla classe di direzione d’orchestra a fiati (condotta da Pascual Vilaplana, Rafa Agullò e Ivan Villanova): saranno infatti gli allievi del corso a dirigere l’orchestra Spengerberg, costituita dagli allievi più giovani dei corsi, seguendo un programma ricco e brillante, tra classici del Novecento come Ralph Vaughan Williams, giovani compositori spagnoli, come Oscar Navarro, e il brano La speranza composto da Masanori Taruya per i sopravvissuti di Fukushima. Il programma dell’Orchestra sinfonica a fiati Alpe Adria, composta dagli allievi di livello medio avanzato, che suonerà alle 21.15 sotto la direzione di José Pascual Vilaplana e Rafa Agullò Albors, in occasione dell’anno della luce è composto da brani ispirati al tema: la luce illumina il mondo. Ante Lucem del compositore austriaco Thomas Doss descrive gli attimi crepuscolari che precedono il sorgere del sole, trasfigurando un canto popolare alpino, in un’atmosfera di impalpabile leggerezza. Sempre suo è The Colors Of Tali, dedicato alla lice alla fine del tunnel dell’odio e della guerra che divide israeliani e palestinesi. Un’alba al Grand Canyon del Colorado River ci riporta alla natura, descritta con vivida immaginazione dal compositore inglese Philip Sparke con Sunrise at Angel’s Gate. E dopo la natura, l’arte: L’Empire des Lumières (l’impero delle luci) un dipinto di René Magritte, conservato al Guggenheim di Venezia diventa musica grazie all’olandese Johan de Meij, altro gigante della produzione per fiati contemporanea, che diresse il concerto finale a Spilimbergo nel 2013. Il suo brano chiuderà il concerto e l’evento spilimberghese con i suoi colori luminosi e sgargianti.