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Domenica 7 ott. 18.00 al Tempio Israelitico di Trieste

Domenica 7 ott. 18.00 al Tempio Israelitico di Trieste

FESTIVAL “VIKTOR ULLMANN” 2018-19

 

Primo appuntamento della seconda parte della V edizione della rassegna
dedicata, unica in Europa,
alla musica concentrazionaria, degenerata e dell’esilio

La seconda parte del Festival Viktor Ullmann 2018-19 si apre domenica 7 ottobre alle ore 18.00 al Tempio Israelitico di Trieste con l’esecuzione del Concerto per Violino e Orchestra dell’autore triestino Vito Levi (su partitura manoscritta) e in prima esecuzione assoluta per l’Italia della Sinfonia in la minore per Orchestra (incompiuta) di Franz Schreker a cura di Orchestra Abimà e Civica Orchestra di fiati “G. Verdi” dirette da Davide Casali. Ingresso libero e gratuito.

Un grande evento alla Sinagoga di Trieste segna la ripartenza del Festival Viktor Ullmann 2018-19, la sola rassegna che si occupa della tematica legata al rapporto tra la musica e alla Shoah.

Organizzato dall’Associazione Musica Libera di Trieste, il Festival Ullmann è infatti l’unico festival in Europa dedicato alla musica concentrazionaria (così definita perché composta nei campi di concentramento e nei ghetti), alla musica degenerata (la musica proibita nella Germania nazista e nell’Italia fascista perché ritenuta decadente e dannosa) e alla musica d’esilio. L’intento del festival è riscoprire quelle pagine musicali per far rivivere il genio creativo dei loro compositori e riflettere sulla Shoah da un diverso punto di osservazione.

Il primo appuntamento della seconda parte dell’edizione 2018-19 della rassegna vedrà la partecipazione dell’Orchestra “Abimà” e della Civica Orchestra di Fiati “G. Verdi” (direttore Davide Casali).

In programma, l’esecuzione del Concerto per Violino e Orchestra dell’autore triestino Vito Levi (su partitura manoscritta) e, in prima esecuzione assoluta per l’Italia, della Sinfonia in la minore per Orchestra (incompiuta) di Franz Schreker a cura di Orchestra Abimà e Civica Orchestra di fiati “G. Verdi” dirette da Davide Casali.  Al violino solista Giacobbe Stevanato che per l’occasione suonerà  uno strumento di grande pregio: uno Stradivari  Marlborough del 1718 per gentile concessione di un collezionista privato.
Il concerto per Violino ed orchestra (manoscritto) è gentilmente messo a disposizione dal Fondo “Vito Levi” del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”.

“Due brani di alto livello – anticipa il Direttore artistico della rassegna, Davide Casali – portano al Festival delle partiture di rarissima esecuzione e di grande qualità artistica e storica. In particolare, il Concerto del compositore triestino Vito Levi, che subì pesantemente le leggi razziali, che viene eseguito proprio nell’ottantesimo anniversario della loro promulgazione, avvenuta a Trieste il 18 settembre 1938. Di scena, due compositori con storie diverse, ma altrettanto tragiche che oggi però hanno la possibilità di rinascere grazie al “Festival Viktor Ullmann” e al lavoro instancabile degli organizzatori e del suo ideatore nella ricerca di autentiche chicche musicali”.

Il Festival Viktor Ullmann si svolge con il contribuito di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Unione delle comunità ebraiche italiane e Le Fondazioni Casali e in collaborazione con la Comunità Ebraica di Trieste.

FESTIVAL VIKTOR ULLMANN
alla scoperta della musica classica degenerata, concentrazionaria e dell’esilio

Domenica 7 ottobre 2018 – ore 18.00 Sinagoga via San Francesco, 19 – Trieste

CONCERTO

ORCHESTRA “ABIMÀ”

CIVICA ORCHESTRA DI FIATI “G. VERDI”

DAVIDE CASALI, direttore

GIACOBBE STEVANATO, violino

Vito Levi Concerto per violino e orchestra

Franz Schreker Sinfonia in la min. per orchestra Opus 1 (incompleta)

Partitura manoscritta Fondo “Vito Levi” – Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”

Giacobbe Stevanato suona con un violino “Antonio Stradivari Marlborough 1718” per gentile concessione di collezione privata

 in collaborazione con la Comunità Ebraica di Trieste

ingresso libero

Direzione artistica Davide Casali

Direzione operativa Luisa Franco

Direzione storico/scientifica Alessandro Carrieri

Vito Levi

Nato a Trieste il 10 agosto 1899, dapprima si dedicò allo studio del violino sotto la guida del M° Lionello Morpurgo e successivamente invogliato dal padre, pure buon musicista, si diede allo studio della composizione sotto la guida di Ermanno Leban (già allievo di Marco Enrico Bossi a Venezia).
Al termine della Prima guerra mondiale era venuto a vivere a Trieste l’operista Antonio Smareglia e subito Vito Levi ne approfittò per diventare suo allievo. Come saggio finale, a prova del livello raggiunto negli studi, nel 1921 presentò, in prima esecuzione, la partitura del poema sinfonico Il Carso, che ne rivelò l’indirizzo compositivo, da identificarsi nel linguaggio di un tardo romanticismo. Nell’autunno 1938 con l’emanazione delle leggi razziali, Levi, che era da poco sposato, perdette da un giorno all’altro, come per un turbine improvviso, il posto all’Ateneo musicale triestino dove insegnava composizione dal 1923 e di critico musicale presso “Il Piccolo” dov’era entrato nel 1926. Fu una tragedia: per sopravvivere dovette arrangiarsi con lezioni private e con traduzioni di libretti d’opera per la Breitkopf di Lipsia e per la Casa Giuliana di Trieste, usando lo pseudonimo Bruno Bruni. Dopo l’8 settembre 1943, si salvò per un soffio dall’arresto e dalla deportazione in Germania riparando a Venezia. Quasi due anni di un brutto vivere nascosto nel terrore di venir scoperto. A guerra finita rientrò a Trieste, riebbe il posto al Conservatorio con l’incarico di Storia della musica e di Composizione e di critico musicale del nuovo giornale “La voce libera”. I suoi interventi critici per la vastità della cultura, memoria eccezionale e finezza del gusto di cui erano impastati, erano seguiti ed ascoltati con la massima considerazione. Nella loro brevità, le sue critiche sono state esemplari per l’equilibrio di giudizio su compositori ed esecutori. Tutte queste vastissime conoscenze si sono poi manifestate ed evidenziate nelle lezioni di Storia della musica al Conservatorio e, ad altissimo livello, all’Università, nelle prolusioni alle opere liriche, nella presidenza dei Convegni europei “C. A. Seghizzi“ di Gorizia, nella illustrazione di opere teatrali liriche e sinfoniche di Richard Strauss per il Terzo Programma della RAI (1968). A coronamento di tanta meritoria operosità, di una vita per la musica, gli fu conferita dall’Università di Trieste nel 1981, la Laurea in Lettere honoris causa. Ha avuto fra i suoi allievi Mario Zafred, Giorgio Cambissa, Raffaello de Banfield, Pavle Merkù, Giuseppe Radole, Luigi Toffolo, Ubald Vrabec, Edoardo Guglielminetti, mons, Giovanni Pigani, Guido Rotter, Vittorio Toniutti, Claudio Noliani, che formano un nucleo agguerrito nella scuola musicale triestina, oggi, più spesso che in passato, alla ribalta nazionale ed internazionale.

Giacobbe Stevanato

Giacobbe Stevanato, compiuti gli studi presso il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto e diplomatosi con lode sotto la guida del M° G. Volpato, ha completato la propria formazione studiando composizione con il M° B. Coltro e seguendo i corsi di perfezionamento tenuti quale solista da Dora Schwarzberg e Renato Zanettovich, per la musica da camera dal “Trio di Trieste”. Premiato come finalista in importanti concorsi internazionali (N. Paganini, R. Romanini, R. Lipizer, “Città di Stresa” e M. Abbado) è stato ospite delle più prestigiose stagioni concertistiche.
Ha collaborato in qualità di prima parte solista con importanti orchestre: I Solisti Veneti, l’Orchestra d’archi italiana, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra Filarmonica Veneta “G. F. Malipiero”, l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, l’Orchestra del Friuli Venezia Giulia, l’Orchestra “Guido Cantelli” di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Bari, l’Orchestra “Pro Musica” di Salzburg, l’Ex novo Ensemble, l’Orchestra del Teatro “La Fenice” di Venezia. Svolge attività concertistica esibendosi in programmi per violino solo e in duo con pianoforte.
Attualmente è violino solista dell’ Orchestra “Interpreti Veneziani” con la quale tiene concerti in prestigiose sale in tutto il mondo.
Al suo attivo spiccano diverse registrazioni tra le quali il CD monografico dedicato a opere per violino di Francesco de Guarnieri (1867-1927), autore della scuola violinistica veneziana, ottimamente recensito dall’autorevole rivista The Strad. Nel giugno 2015 ha inciso presso l’Air Studio di Londra un LP su vinile con le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi.
E’ docente titolare di cattedra di violino al Conservatorio “C. Pollini” di Padova.
Suona sullo Stradivari “Marlborough” del 1718.

Evento Facebook:  https://www.facebook.com/festivalviktorullmann/photos/a.680619991984059/1962548183791227/?type=3&theater

Informazioni sul sito www.festivalviktorullmann.com

Andrea Forliano

About Andrea Forliano

Nato a Bari il 22/05/1978,vive a Trieste,di formazione umanistica sta completando il corso di laurea in Storia indirizzo contemporaneo,è da sempre appassionato di storia,viaggi,letteratura,politica internazionale e in costante ricerca di conoscere nuove culture.Inoltre segue l'attualità,il calcio,il cinema e il teatro

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