L’associazione culturale NUOVO CORSO propone un doppio regalo di Natale al suo pubblico: al Carso in Corso di Monfalcone, venerdì 14 dicembre il duo Massaria – Ditmas; sabato 15 dicembre l’esplosivo progetto Trigonos
Un fine settimana intenso per l’Associazione Nuovo Corso che propone due concerti di livello notevole nei locali de Il Carso in Corso: venerdì 14 dicembre alle 21 (a ingresso libero) suonano due improvvisatori d’eccezione, di livello internazionale: il chitarrista Andrea Massaria e il batterista Bruce Ditmas. Sabato 15 dicembre (sempre alle 21 e sempre a ingresso libero) è atteso un fuori programma, che non manca di stupire: Trigonos è il progetto di da Andrea Centazzo (percussioni, malletkat, sampling), Giancarlo Schiaffini (trombone) e Sergio Armaroli (vibrafono), artisti protagonisti indiscussi della scena jazz sperimentale contemporanea italiana.
Un concerto che non si può che definire fantasioso, imprevedibile, duttile, curioso, quello del duo Massaria – Ditmas. Andrea Massaria (chitarre ed effetti) e Bruce Ditmas (batteria e percussioni) sono due instancabili ricercatori ai confini tra jazz e sperimentazione sonora, personalità ben distinte che dialogano tra loro con un profondo interplay e uno spiccato senso della composizione istantanea.
Le loro improvvisazioni estemporanee sottolineano come il confine tra scrittura e improvvisazione sia spesso molto labile ed indefinito, tanto che tra musica scritta e improvvisata ne risulta un unicum sonoro, che il duo propone in maniera totalmente nuova.
Il più recente lavoro in duo di Massaria e Ditmas è il cd (prodotto da nusica.org) “The Music of Carla Bley”, che verrà anche in parte riproposto nel corso della serata: frammenti di temi della grande pianista e compositrice sono reinterpretati dal duo, con il netto prevalere della libera improvvisazione. I due artisti esplorano a fondo le potenzialità timbriche e sonore dei propri strumenti e sviluppano in una via originale gli aspetti armonici, melodici e ritmici delle composizioni stesse.
“Può risultare forse emblematico – spiega Carradori di Trigonos – ma al primo approccio con Trigonos mi è sorta alla mente una riflessione, letta qualche tempo prima, di Salvatore Sciarrino, compositore apparentemente lontano da ciò che stavo ascoltando. Sono andato a ricercarla… ”Io sono convinto che l’evoluzione della musica consista nelle trasgressioni di singoli individui, rispetto ad un vocabolario comunemente accettato… Come dire che più è trasgressivo il linguaggio, di tanto diviene personale”. (*) Devo dire che la connessione, l’interdipendenza trasgressione/evoluzione mi piacque subito. Anche se estrapolato da un contesto più ampio, un ragionamento quello di Sciarrino che rende bene l’idea su una musica in continuo movimento, in permanente negazione di estetiche consolidate, come rovesciamento di clichés noti. Il compositore non parla di nuovo, termine rischiosissimo e altamente ambiguo, ma di superamento di un vocabolario acquisito. Qui sta il nodo della questione, allora.
Sergio Armaroli, Andrea Centazzo e Giancarlo Schiaffini in Trigonos lavorano, riflettono, creano insieme sulle loro storie musicali, intellettuali e umane. Li accomuna l’improvvisazione, come procedura, spazio mentale, immersione nei suoni, in se stessi.
Andrea Forliano