Nei giorni scorsi è ricorso il sessantanovesimo anniversario del bombardamento della città tedesca di Dresda,capoluogo della regione(Land)della Sassonia,uno fra il piu’ cruenti massacri di civili nel periodo della seconda guerra mondiale.La città,un autentico gioiello dell’arte barocca e una delle piu’ belle e piu’ ricche di arte e cultura in Germania,fu sottoposta,infatti,a un terribile “bombardamento a tappeto” da parte dell’aviazione angloamericana fra 13 e il 15 febbraio 1945;nel quale persero la vita una moltitudine di civili,andò distrutta la quasi totalità del centro storico e furono danneggiate numerose strutture pubbliche,civili e ospedaliere.Le cause sono ancora tutt’ora avvolte nel mistero,come è ancora misterioso il numero di vittime;alcune stime parlano di circa 23.ooo civili caduti,ma si pensa che siano stati anche molti di piu’.Facciamo un piccolo passo indietro:dopo lo sbarco in Normandia del giugno 1944,fu presa la decisione dall’alto comando Alleato di usare la tattica del”bombardamento a tappeto”contro le maggiori città tedesche al fine fiaccare il morale della popolazione di una Germania già allo sbando,ma tenuta psicologicamente ancora in piedi,dalla potente propaganda nazionalsocialista.I luoghi piu’ colpiti da quel momento in poi furono,oltre la capitale Berlino,i bacini minerari della Ruhr,la prosperosa città portuale di Amburgo,e le città industriali e culturali di Hannover,Monaco di Baviera,Francoforte sul Meno e Norimberga. Dresda fino alla fine del gennaio 1945 era stata toccata dalle incursioni aeree solo in minima parte,ma ai primi di febbraio 1945 si tenne nella località ucraina di Jalta una conferenza che interesso’ i tre rappresentanti delle potenze alleate:Franklyn Delano Roosvelt,presidente degli Stati Uniti d’America,Wiston Churchill,primo ministro di sua maestà Britannica e Josif Vissarionivc Dzugasvili Stalin,capo supremo dell’Unione Sovietica.Nella suddetta conferenza si decisero in maniera definitiva le sorti del mondo dopo la guerra,già abbozzate un anno e due mesi prima nella conferenza di Teheran,si presero decisioni su come terminare il confitto e soprattutto si delinearono le sfere di influenza delle superpotenze,infatti gran parte dei provvedimenti presi a Jalta sono rimasti tali fino al 1991.La parte orientale della Germania era un tema scottante riguardo il dibattito fra U.S.A e U.R.S.S. infatti secondo gli accordi doveva finire nella sfera di influenza sovietica e secondo la versione ufficiale la cruenta pioggia di bombe che investi’ Dresda era per spianare la strada all’Armata Rossa che procedeva da est.La città contava circa 600.000 abitanti all’epoca ed era sede di un importante snodo ferroviario e di alcuni stabilimenti della Siemens e della Messerschmitd( fabbrica di materiale bellico)ma dal punto di vista strategico e industriale era meno importante di altre zone del Reich; ma era invece, ed è tutt’oggi,una vera perla dal punto di vista artistico e culturale,completamente in stile barocco,già capitale del antico regno di Sassonia,denominata la Firenze del Nord,meta di molti artisti e che gli abitanti sentivano intoccabile.Gli ordigni furono gettati ininterrottamente per quasi tre giorni,nelle ore giornaliere dall’aviazione americana(USAAF) e nelle ore notturne dall’aviazione britannica(RAF).Andò quasi interamente distrutto il meraviglioso centro storico,la stazione ferroviaria,numerose scuole,ospedali ed edifici pubblici ma,paradossalmente,poco danneggiata la zona delle caserme.Tutto questo ha fatto supporre che ci fosse un’altro motivo per questa carneficina:gli angloamericani,dispiegando un cosi’ massiccio sforzo bellico,oltre che spianare la strada, volevano spaventare l’Unione Sovietica in vista di contrasti che sarebbero potuti avvenire in seguito;che infatti poi sono avvenuti,quindi un preludio della Guerra Fredda.Le conseguenza dopo questo tragico episodio, oltre il sacrificio di tanti abitanti innocenti,fu l’ulteriore inasprimento della persecuzione Hitleriana sempre a danni di altri innocenti.La ricostruzione di Dresda è stata avviata,dopo la guerra,dalle autorità della Repubblica Democratica Tedesca(DDR) ma ultimata dopo la Riunificazione delle 2 Germanie del 1990.Passeggiando fra le vie del centro urbano si possono ammirare,rifatti quasi fedelmente a come si presentavano nel 1944, i piu’ rappresentativi edifici di questa splendida città come il duomo(Frauenkirche), reinaugurato nel 2006,dopo sessant’anni;il Castello della Famiglia Reale di Sassonia,il Teatro,la piazza del Mercato(dove si tiene il suggestivo mercatino di Natale),il belvedere sul Fiume Elba e le varie statue.Si può notare,infine,un piacevole contrasto fra blocchi di pietra bianca e blocchi di pietra nera:i blocchi di pietra nera sono quelli risalenti a prima della distruzione e quelli di pietra bianca sono stati aggiunti nella riedificazione. Andrea F.