In questo volume de “La Panarie” ampio spazio viene dedicato all’arte: Licio Damiani ricorda e onora Arrigo Buttazzoni, artista friulano da poco scomparso, andando a ripercorrere la sua vita attraverso alcune delle sue opere più significative. Gian Camillo Custoza, invece, riflette e fa riflettere con il suo intervento sul dipinto “La salita al calvario” di Jan Van Scorel.
In più Piera Sgiarovello svela ai lettori la pluripremiata pittrice Arusha Cecone, che ha fatto del colore il suo linguaggio espressivo.
Interessante e curioso è il racconto-intervento di Jurij Kozianin sul generalissimo Suvòrov, il più grande comandante della storia militare russa, giunto in terra friulana per combattere le truppe di Napoleone.
Anche in questo numero si trovano inviti ad importanti letture: sicuramente degno di nota è l’articolo di Maria Carminati dedicato a “Transitoria”, ultimo lavoro di Antonella Sbuelz, che segna anche il suo rientro nell’ambiente poetico. Inoltre Barbara Struman racconta ai lettori del patriottismo di un grande artista: Italo Svevo.
Continuano anche in questo numero gli interventi di Marco Pascoli che si sofferma sui beni culturali deperibili, ovvero i graffiti lasciati dai soldati durante il primo conflitto mondiale.
La Panarie numero 177 festeggia, inoltre, i vent’anni dalla nascita della Fondazione CRUP con l’intervento di Valentina Gonano.
All’interno delle 128 pagine de “La Panarie”, rivista attiva da quasi 90 anni, si possono trovare anche approfondimenti su cultura, personalità, gastronomia e storia del Friuli Venezia Giulia.