Tornata dopo un’intensa stagione live, l’instancabile rock band torinese pubblica un concept album dedicato al Cantico dei Cantici, con la partecipazione di Steve Hackett e Ray Thomas.
Presentazione in concerto il 9 aprile a Milano Eros & Thanatos: il “movie rock” dei Syndone!
SYNDONE Eros & Thanatos 11 tracce – 50 minuti Fading Records
Distribuzione Marquee, BTF, Just For Kicks, Pick Up
“La nostra è una musica molto espressiva, a tratti decisamente sinfonica, tanto che a volte mi viene da definirla “Movie rock”! La cifra cinematografica di alcuni passaggi orchestrali si appoggia su un’idea concept (che vive di refrain e temi che si rincorrono), non su un discorso più segmentato di canzoni slegate tra loro. Il concept rappresenta la tradizione progressive, è giusto da parte nostra aderire agli stilemi classici per rispetto al genere, ma il principio alla base dei Syndone sin dalla loro nascita è andare sempre oltre”. Orgoglioso e sempre attento all’evoluzione della band che fondò nel 1989, Nik Comoglio è pronto per una nuova stagione con i Syndone e con l’atteso nuovo album Eros & Thanatos, pubblicato ancora una volta da Altrock/Fading a due anni di distanza dall’apprezzato Odysséas.
Proprio grazie al successo del disco del 2014, i Syndone hanno intrapreso una fortunata stagione live che ha rafforzato la formazione, un anomalo sestetto che rilancia la formula della band: unire la potenza ritmica, il carisma e l’energia del rock con il dinamismo, il fascino e la nobiltà della musica classica. Con l’aggiunta di un elemento caro al pubblico prog: il concept. Il vocalist Riccardo Ruggeri si è cimentato in una avvincente rilettura del Cantico dei Cantici: “Il viaggio dell’essere umano tra le tensioni, le passioni e le emozioni è qualcosa di profondamente affascinante. Quando questi elementi si fondono con la scienza, la ricerca, l’etnomusicologia, la storia di territori violentati da millenni da guerre di religione, il cocktail diventa letale, e ci sono rimasto. Per un anno e mezzo ho letto confusamente il Cantico e materiali collegati rintracciati tra la rete e le biblioteche. Ho incamerato immagini, il punto di vista di Guido Ceronetti, esperienze di vita in parallelo, e ho lasciato che questa borsa esplodesse sulla musica di Nik. È stato appassionante, e risentire ora mi appassiona altrettanto”.
Abili nell’unire la continuità stilistica con il perfezionamento e l’aggiunta di elementi nuovi, i Syndone di Eros & Thanatos hanno qualcosa in più, come sottolinea Comoglio: “La più importante differenza rispetto a Odysséas è che ora finalmente si “sente la band”. Grazie ai concerti la line-up si è talmente consolidata da dare un valore aggiunto di unità e stile al nuovo lavoro, che ne è risultato più coeso. Poi l’orchestra, che ha aperto a nuove sonorità più potenti ed interessanti, il cantato arabo ed ebraico, che sottolinea la derivazione dal Cantico dei Cantici. Infine i due special guest…”. Se in Odysséas erano Marco Minnemann e John Hackett, in Eros & Thanatos ci sono un gradito ritorno e una straordinaria presenza: Ray Thomas, cantante e flautista dei leggendari Moody Blues che torna in casa Syndone a quattro anni da La Bella è la Bestia, e l’amatissimo ex chitarrista dei Genesis Steve Hackett. “E’ la prima volta che in un disco dei Syndone c’è la chitarra elettrica! Quando fondai la band – prosegue Comoglio – pensai che se mai avessi dovuto inserire un’elettrica, sarebbe stata suonata solo da Steve Hackett, che consideravo e tuttora considero uno dei migliori chitarristi al mondo per gusto melodico, suono e capacità di fondersi con il tessuto timbrico della situazione in cui è coinvolto”.