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“Festival Viktor Ullmann”: Annullamento del concerto del Duo Carapella-Cadossi in programma domenica 13 novembre 2016 alle ore 20.30 presso l’Auditorum di Casa della Musica

“Festival Viktor Ullmann”: Annullamento del concerto del Duo Carapella-Cadossi in programma domenica 13 novembre 2016 alle ore 20.30 presso l’Auditorum di Casa della Musica

Si comunica che per un’indisposizione di uno degli artisti il concerto del Duo Carapella-Cadossi in programma domenica 13 novembre 2016 alle ore 20.30 presso l’Auditorum di Casa della Musica nell’ambito del “Festival Viktor Ullmann” dedicato, unico in Europa, alla musica concentrazionaria, degenerata e dell’esilio viene annullato e sarà recuperato il prossimo anno. Ce ne scusiamo con il gentile pubblico.

IIl “Festival Viktor Ullmann”

La terza edizione del “Festival Viktor Ullmann” si terrà da aprile a dicembre 2016 e si declinerà in diversi eventi fra concerti, conferenze e documentari a ingresso libero (tranne il concerto al Teatro Verdi con ingresso fissato in 10 euro e quello presso il Museo Schmidl, che prevede la formula visita più concerto a 4 euro) in programma a Trieste e in altre località della regione Friuli Venezia Giulia tra cui Gradisca d’Isonzo, Gorizia, Montereale Valcellina e Topolò. Sedi dei concerti triestini saranno la Sinagoga, la Risiera di San Sabba, il Museo Ebraico “Carlo e Vera Wagner”, il Museo Revoltella, il Museo Schmidl, la Casa della Musica e il Ridotto del Teatro Lirico G. Verdi di Trieste. Altri appuntamenti saranno ospitati dalla Sinagoga di Gorizia, da Palazzo Torriani a Gradisca d’Isonzo e dal Circolo Menotti di Monreale Valcellina. A Topolò si svolgerà infine il concerto conclusivo dello stage per giovani musicisti dedicato alla musica degenerata in collaborazione con il Festival “Stazione di Topolò/Postaja Topolove”.Tra gli appuntamenti, spiccano il concerto-evento dedicato a Marc Lavry (compositore di Riga emigrato in Israele) che si svolgerà alla Sinagoga di Trieste il 29 maggio con al flauto solista il M° Roberto Fabbriciani, il concerto che si terrà il 19 giugno all’interno della Risiera di San Sabba con la prima esecuzione europea assoluta della Seconda Sinfonia di Marcel Tyberg (autore austriaco trasferitosi da giovane con la famiglia a Fiume, deportato ad Auschwitz e passato come prigioniero per la Risiera di San Sabba), il concerto organistico ospitato il 24 settembre all’interno della Sinagoga di Trieste con musiche per organo di autori ebrei (si tratta della prima volta che alla Sinagoga si tiene un concerto per organo), il concerto al Museo Revoltella con protagonista l’Orchestra d’Archi San Marco dedicato ad autori ebrei ungheresi il 10 novembre e il concerto finale del Festival in programma l’11 dicembre con l’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste che eseguirà musiche di Leo Smit, Leo Weiner e Leone Sinigaglia, grandissimo autore che fu diretto in tutto il mondo da Arturo Toscanini.Il programma sarà arricchito inoltre da concerti di musica da camera tra i quali si segnalano il concerto del pianista Pierpaolo Levi al Museo Schmidl con musiche di autori ebrei triestini di domenica 5 giugno e il concerto dedicato alle musiche originali del ghetto di Riga in calendario il 5 luglio sulla terrazza del Museo Ebraico di Trieste.Verranno presentati anche due documentari che hanno come tematica la Musica e la Shoah: “Terezin ieri e oggi” di Davide Casali il 19 aprile al Museo Ebraico di Trieste e “Leone Sinigaglia” di Marco Cavallarin, il 29 ottobre al Circolo Menocchio di Montereale Valcellina.Prosegue infine la collaborazione con il festival “Stazione di Topolò” con un laboratorio musicale indirizzato ai giovani musicisti per far conoscere e far eseguire queste musiche e quella con il Festival Erev/Laila in occasione di due concerti ospitati dal Museo Ebraico di Trieste. All’interno del programma, viene dato spazio anche alla “musica dell’esilio”, cioè di quei compositori costretti a fuggire dalla propria terra natìa a causa delle leggi razziali. Eseguire questa musica significa cercare di ridare vita e riconoscimento al genio creativo di questi compositori e far conoscere la Shoah da un nuovo punto di osservazione”. L’attività musicale infatti è stata una presenza costante nell’esperienza concentrazionaria e riveste un’importanza davvero centrale nel complesso e intricato tema della memoria e della rappresentazione. Malgrado ciò risulta un tema periferico e apparentemente meno rilevante nell’ambito degli studi tradizionali sulla ShoahLe due edizioni precedenti si sono sviluppate con diversi concerti proposti a Trieste e in regione durante tutto l’arco del 2014 e del 2015 e hanno visto la collaborazione di molti enti e istituzioni tra cui la Comunità Ebraica e il Comune di Trieste, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il Museo della Shoah di Roma che hanno appoggiato e incoraggiato l’iniziativa favorendo lo sviluppo di un forte interesse attorno alla tematica proposta sia dal parte del pubblico che della critica. Con alcune delle musiche degli autori presentati, eseguite durante i concerti o registrate in studio, sono stati realizzati i primi due cd della collana “Vivere in Musica”, pensata con l’intento di realizzare una piccola “raccolta” che documenti l’attività del festival e che si arricchirà con la pubblicazione di altri cd previsti per le prossime edizioni.Nella seconda edizione del Festival, per la prima volta in Italia è stato organizzato tra l’altro un congresso sugli “Ebrei italiani durante il fascismo” che ha visto la partecipazione di molti studiosi provenienti da tutta Europa. Nell’ambito dell’esecuzione musicale molto poco è stato finora fatto per ricordare questi autori accomunati dall’esigenza di esprimere musicalmente la loro esperienza di perseguitati. Quest’anno si vuole concentrare l’attenzione su compositori europei poco eseguiti come quelli olandesi, ungheresi e austriaci. I concerti verranno introdotti da una breve prolusione storico/musicale per far cogliere al pubblico la realtà storica e personale vissuta dai compositori presentati e per permettere all’ascoltatore di comprendere con maggior consapevolezza il significato dei brani eseguiti. Laddove possibile si cercherà di invitare i parenti ancora in vita degli autori perché raccontino in prima persona l’esperienza e il vissuto della propria famiglia.Il Festival ha permesso di evidenziare, già dal suo primo anno di vita, quanto il tema della Shoah continua a suscitare, a Trieste e in regione, un forte interesse non solo in coloro che desiderano approfondire la propria passione storica e musicale, ma anche in chi è stato toccato personalmente da questa tragedia avendo avuto in famiglia parenti che hanno trovato la morte nei diversi campi di concentramento. Anche a livello nazionale e e internazionale il “Festival Viktor Ullmann” viene considerato uno dei più importanti. Radio Tre Suite ha mandato in onda interviste e concerti della rassegna, mentre Sorgente di Vita e Radio Capodistria hanno realizzato uno special sul concerto che si è tenuto l’anno passato in Sinagoga a Trieste. Si ritiene che la continuazione e il consolidamento del Festival, attraverso la proposta dei concerti e il lavoro di ricerca storica e musicologica che li precede, sta portando la regione Friuli Venezia Giulia a diventare un punto di riferimento per lo studio e l’esecuzione di queste musiche. In questo risiede anche l’originalità dell’iniziativa che risulta ad oggi unica in Europa. Il Festival Viktor Ullmann si svolge con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e fra le collaborazioni importanti che si onora di annoverare si segnalano quelle con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il Centro di Documentazione Ebraica Italiana, la Fondazione del Teatro Giuseppe Verdi di Trieste con la partecipazione dell’Orchestra della Fondazione Teatro Giuseppe Verdi di Trieste, la Comunità Ebraica di Trieste e il Museo Ebraico Carlo e Vera Wagner, la Casa della Musica di Trieste e l’Orchestra San Marco di Pordenone. La novità di quest’anno è la partecipazione come media partner di Radio Capodistria. Altre realtà importanti che collaborano alla riuscita del Festival sono la Città di Gradisca d’Isonzo, l’Associazione degli Amici di Israele di Gorizia, il Circolo Menocchio di Montereale Valcellina, la Stazione di Topolò, il Civico Museo della Risiera di San Sabba, Monumento nazionale e la Civica Orchestra a Fiati Giuseppe Verdi di Trieste, il Museo Schmidl di Trieste, il Comune di Trieste.

Andrea Forliano

About Andrea Forliano

Nato a Bari il 22/05/1978,vive a Trieste,di formazione umanistica sta completando il corso di laurea in Storia indirizzo contemporaneo,è da sempre appassionato di storia,viaggi,letteratura,politica internazionale e in costante ricerca di conoscere nuove culture.Inoltre segue l'attualità,il calcio,il cinema e il teatro

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