ATTESO GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE ALLE 17.30 ALLA MOSTRA “HANS STEINER _ RIO \ IL SEGNO RITROVATO”, ALLESTITA FINO A DOMENICA AI MUSEI PROVINCIALI DI GORIZIA, L’INCONTRO PUBBLICO “BELLEZZA E VULNERABILITÀ DEI POPOLI INDIO DEL BRASILE” A CURA DI EROS COSATTO CON FRANCESCA CASELLA, DIRETTRICE DI SURVIVAL ITALIA IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE ETHOS E CON I MUSEI PROVINCIALI
Giunta ormai al rush finale la mostra allestita a Palazzo Attems di Gorizia “Hans Stainer_Rio \ Il segno ritrovato”, realizzata e promossa dall’Associazione Culturale Ethos – presieduta da Patrizia Barbieri – in collaborazione con i Musei Provinciali di Gorizia e la Regione FVG, che si concluderà domenica 20 novembre. In mostra circa un centinaio di opere, tra incisioni e lastre originali che rivelano la sorprendente forza espressiva dell’opera incisoria di Hans Steiner, artista tra i più ragguardevoli del Novecento. Nato a Graz ma goriziano d’adozione, dove rimane fino alle morte nel 1974, diviene noto con l’appellativo di Rio in omaggio a Rio de Janeiro, città dove ha a lungo vissuto e operato, divenendo il massimo incisore di sempre. Questa importante retrospettiva, la prima in assoluto mai realizzata in Italia, è dedicata al lavoro di un vero e proprio “ambasciatore dei due mondi”, che ha messo in dialogo il Brasile e la vecchia Europa. L’artista Franco Dugo, il critico d’arte di Sãn Paolo del Brasile Paulo Leones Gomes Vergolino, il curatore della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Palazzo Attems -Petzenstein Alessandro Quinzi e
il critico d’arte Giancarlo Pauletto, responsabile culturale del progetto, compongono il Comitato scientifico Internazionale, assieme alla referente del progetto Patrizia Barbieri. La mostra, che è stata affiancata da un’ampia monografia (a cura di Chiara Aglialoro e Alessandro Quinzi), valorizza l’opera incisoria di Steiner-Rio attraverso un percorso espositivo che presenta al pubblico il materiale artistico di maggiore pregio sia da un punto di vista tecnico (xilografie, puntesecche, acquatinte, acquaforti) sia da un punto di vista dei contenuti.
Nelle sue straordinarie incisioni, l’artista esprime uno sguardo fermo sulla realtà, e nello stesso tempo uno sguardo “partecipe”, lo sguardo cioè di un artista che si sente ben immerso nella vita del mondo: la mostra presenta essenziali esempi di questo sguardo in vibranti incisioni che prendono a tema da un lato la possente vita naturale dei territori brasiliani, da lui profondamente conosciuti, dall’altro la vita degli uomini.