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Giuseppe Battiston porta la lingua poetica di Pasolini in friulano in tour nei teatri italiani

Giuseppe Battiston porta la lingua poetica di Pasolini in friulano in tour nei teatri italiani

GIUSEPPE BATTISTON in tour da Sud a Nord
con Non c’è acqua più fresca, lo spettacolo sulle poesie in lingua friulana di Pier Paolo Pasolini:
dai Teatri Uniti della Basilicata al Teatro Franco Parenti di Milano, tutte le tappe che faranno conoscere la voce del poeta della “terra di temporali e di primule” agli spettatori del resto d’Italia.

Dal 14 al 28 aprile a Potenza, Matera, Livorno, Milano, Bassano e Scandiano.

Udine, 31/10/2015 - Teatro Palamostre - Non c'è acqua più fresca - uno spettacolo di Giuseppe Battiston - drammaturgia Renata M. Molinari - regia e spazio scenico Alfonso Santagata - interpreti Giuseppe Battiston e Piero Sidoti - disegno luci Andrea Violato - canzoni e musiche originali dal vivo Piero Sidoti - produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG- Foto Luca d'Agostino/Phocus Agency © 2015

Parte dalla Basilicata, da Potenza e dalla Matera che fu il set del Vangelo di Pasolini, il tour di Non c’è acqua più fresca, lo spettacolo che Giuseppe Battiston ha voluto interamente costruire a partire dalle poesie del primo periodo di creazione lirica di Pier Paolo Pasolini. Tutte in lingua friulana.
Una sfida che l’attore udinese ha voluto lanciare al CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, produttore dello spettacolo, proprio con l’idea e il desiderio per far conoscere la bellezza, la musicalità e lo spessore dello straordinario laboratorio poetico friulano di Pasolini fra coloro che nel resto d’Italia il friulano non lo conoscono e non lo parlano.
Dal Sud al Nord Italia, dai Teatri Uniti della Basilica (14 e 15 aprile) al Teatro Franco Parenti di Milano (19-23 aprile), e poi a Livorno (17 aprile), Bassano del Grappa (26 aprile) e Scandiano (28 aprile) sono molti i teatri che si preparano ad ospitare sui loro palcoscenici la tournée di Non c’è acqua più fresca e l’impressionante prova d’attore, densa di affetto e rispettosa ammirazione per la figura di Pasolini, di Giuseppe Battiston.

In una risonanza anche personale con le origini casarsesi di parte della sua famiglia, Giuseppe Battiston si immagina protagonista di uno “spetaculut” di memoria pasoliniana che ci porta alla “terra di temporali e primule” e risuona di poesia su incontri, affetti, paesaggi, amori ancora freschi come l’acqua di una fontana, quel “di rustic amor” con cui si apre, nella lirica Dedica, la raccolta delle sue “Poesie a Casarsa”. “Grazie a tutta quella poesia scritta o cantata, o sognata – spiega Giuseppe Battiston – sono stato di nuovo bambino, ho rivisto e visto con occhi nuovi i luoghi del Friuli di Pasolini, e anche io imageattraversando piazze e vie mi sono unito alla sagra del paese, ho cantato e ballato e ho brindato alla vita.
Ciò che vorrei fare con il mio spettacolo è trasmettere quelle parole che ho sentito tanto mie, a cui in qualche modo appartengo. Forse non tutte saranno comprensibili, ma sono convinto che il dialetto, ogni dialetto, attraverso la sua musicalità diventi evocativo. Pasolini stesso sosteneva che quando un dialetto viene utilizzato per esprimere concetti alti ed elevati sentimenti, si fa Lingua, e con i suoi suoni ci entra nell’ anima e ci porta altrove”.
In scena con Battiston ci sarà un inedito Piero Sidoti attore, oltre che compositore delle musiche originali dello spettacolo che accompagnano le liriche friulane di Pasolini, assieme alle canzone e alle villotte che Pasolini tanto amava. Alla regia, Alfonso Santagata, uno dei maestri della ricerca italiana che ha già diretto Battiston in molte sue prove teatrali, mentre la drammaturgia è di Renata Molinari, autrice di un testo originale che intreccia alcune delle liriche più emblematiche del periodo casarsese confluite ne La Meglio gioventù– dalle poesie che raccontano figure e luoghi dell’amata (ma poi ridimensionata) Casarsa, a quelle proletarie della raccolta El testament Coràn a quelle che romanzano le storie di famiglia de I Colús – e ci immerge al contempo in un’ atmosfera densa di attesa.
Il disegno luci dello spettacolo è di Andrea Violato, assistente alla regia è Chiara Senesi.

 

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