giovedì , 2 Maggio 2024
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“Golivefvg, un romanzo collettivo per raccontare il Friuli

È stato presentato ieri a Pordenonelegge il progetto di romanzo collettivo “Golivefvg”. A parlare di quest’iniziativa, nata nello scorso maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino, c’erano lo scrittore Fulvio Ervas e Bruno Ventavoli, collaboratore de “La Stampa”, di cui dirige la sezione Tuttolibri.

“Golivefvg” è un’esperienza di romanzo collettivo che vede come protagonista la regione Friuli Venezia Giulia. “Questo progetto – ha spiegato Ventavoli – è nato un po’ per gioco. L’idea che sta alla base è quella di unire l’esperienza della narrazione con le possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Siamo abituati a pensare alla scrittura come ad un’operazione di tipo “personalistico”, ci immaginiamo lo scrittore ricurvo sulla propria scrivania che batte la tastiera del pc. In realtà la narrazione è un’esperienza collettiva, legata all’oralità. Raccontarsi, raccontare storie significa darsi un’identità, recuperare una dimensione collettiva”. Ecco quindi l’idea di unire qualcosa di molto antico, come l’atto di scrivere, alle nuova tecnologie, nate con lo scopo di comunicare, di condividere.

Chiunque può partecipare all’iniziativa inviando il proprio racconto. Ci sono poche regole da rispettare. Il romanzo procede per capitoli, che di volta in volta vengono selezionati da una giuria fra quelli pervenuti. Il primo capitolo, scritto da Fulvio Ervas e ambientato a Torino, ha dato il via al “romanzo collettivo” che è giunto attualmente al settimo capitolo. A partire dal primo capitolo, la narrazione si è spostata lungo la direttrice Nordest, con vicende ambientate a Pordenone e Udine. Fulvio Ervas ha sottolineato l’aspetto creativo del progetto: “Ciò che conta in questo tipo di iniziative è lo scambio di immaginazione, di energia positiva, di sensazioni che si crea nei partecipanti. Il romanzo collettivo funziona perché ogni capitolo ribalta l’esito di quello precedente, c’è una ricchezza tale di colpi di scena da mettere continuamente in moto la macchina narrativa”. Aspetto secondario, ma non meno importante, è la promozione turistica dei luoghi che sono scenari della narrazione: un luogo esiste se lo raccontiamo, se lo facciamo nostro attraverso la narrazione, il territorio è intriso di emozionalità e sensazioni che lo scrittore deve saper evocare.

Vito Digiorgio

About Vito Digiorgio

Giornalista pubblicista iscritto all’Albo dei giornalisti dal 2013. Si è laureato all'Università di Udine con una tesi sulla filologia italiana. Collabora con alcune testate giornalistiche on line.

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