Oleis di Manzano (Ud), 27 maggio – Olio e Dintorni chiude la quattordicesima edizione registrando grande soddisfazione degli organizzatori dell’Associazione Arc Oleis per il gran flusso di visitatori giunti ad Oleis di Manzano, superiore a quello della annate passate. La tre giorni dedicata all’olio extravergine di oliva ha visto il susseguirsi di laboratori, degustazioni, convegni e percorsi didattici, ma anche numerosi eventi collaterali, tra musica, sport e danza, a conferma del carattere non solo tecnico ma anche di intrattenimento della manifestazione. In mostra sono stati i prodotti di 14 aziende che producono e commercializzano olio extravergine di oliva nel resto d’Italia e sul mercato internazionale. Domenica 27 maggio, inoltre, un interessante convegno ha presentato un excursus negli ultimi quarant’anni del comparto, curato dal prof. Lanfranco Conte dell’Università degli Studi di Udine, figura professionale ed accademica che ha saputo dare un contributo di qualità e spessore fondamentale allo sviluppo della filiera elaiotecnica regionale e per questo encomiato. A seguire si è svolta la consegna del Premio Olio dell’Abbate 2018 alle migliori aziende che producono e commercializzano l’olio extravergine di oliva della regione. Fra le 14 aziende partecipanti con 18 campioni analizzati dall’ITAS di Cividale del Friuli e vagliati da un panel di tecnici, si sono distinte:
miglior azienda produttrice col miglior olio extravergine categoria “gusto delicato” per il suo blend, l’Azienda Agricola FiorRosso di Adriana Zeriul di San Dorligo della Valle (TS), che coltiva 13 ettari di oliveti sul Monte d’Oro di fronte al Golfo di Trieste.
Miglior azienda produttrice per il miglior olio extravergine categoria “gusto medio” l’Azienda Agricola Olio Ducale di Rosero Lenny di Cividale del Friuli (UD).
Miglior azienda produttrice col miglior olio extravergine categoria “gusto intenso” per l’olio ottenuto dalla cultivar monovarietale “Bianchera” a coltivazione biologica, l’Azienda Agicola di Fachin Fernanda di Gemona del Friuli (UD).
Il premio speciale per la qualità e il packaging del prodotto oltre che per la conduzione esemplare di una piccola azienda di confine, è andato alla D.O.P. Tergeste di Bruno Lenardon di Muggia (TS).
L’azienda Lenardon di Muggia, premio speciale, si estende su circa 0,3 ettari e coltiva un centinaio di piante di olivo di cui il 70% a cultivar “Bianchera” e il restante 30% a “Leccino” e “Maurino”. La FiorRosso di San Dorligo della Valle, premio per la qualità “gusto delicato” coltiva i suoi 2300 olivi per la maggior parte a cultivar “Bianchera/ Belica” su una superficie di 13 ettari. L’azienda Ducale di Cividale del Friuli, premiata per la qualità “gusto medio” dell’olio ottenuto da cultivar “Maurino” e “Leccino”, dispone invece di circa 4 ettari a diverse cultivar per le sue 1600 piante coltivate con metodo di lotta integrata. L’azienda di Fernanda Fachin di Gemona del Friuli, infine, premiata per la qualità “gusto intenso” con la cultivar “Bianchera” coltivata con metodo biologico, vanta 350 piante per circa 1 ettaro di terreno, con frantoio certificato anch’esso biologico.
Tutte le aziende partecipanti al premio Olio dell’Abbate sono inserite nel monitoraggio – cura dell’Ersa, Agenzia regionale per lo sviluppo rurale.
Nell’ambito dell’evento ERSA ha organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine convegni, incontri sull’olivo e sedute di assaggio e laboratori sull’olio.
Oltre al successo dei convegni e dei laboratori, il pubblico ha premiato anche i momenti di intrattenimento accorrendo numeroso ai concerti organizzati, a cominciare dal grande live di Doro Gjat, cantante carnico noto al pubblico nazionale. Tutti i giorni, dall’inaugurazione di venerdì 25 fino a domenica 27 maggio, i chioschi di Villa Maseri sono rimasti aperti con la cucina pronta a distribuire piatti genuini e freschissimi, dalle crespelle fino al filetto di trota con misticanza passando per una selezione di ottimi formaggi FVG. Anche le sommelier sono sempre state disponibili a proporre squisiti abbinamenti tra l’olio, i vini dei Colli Orientali del Friuli e i prodotti della tradizion.
Da sottolineare anche il rinnovato successo della mostra “Olivarelli” in cui sono state esposte le opere di artisti realizzate con la tecnica che prevede l’unione del colore con l’olio d’oliva, in modo da creare un connubio tra arte e cucina, fra creatività e territorio. La fusione tra il colore, l’acqua e l'”orogiallo” riesce a creare delle particolari sfumature, rendendo le opere uniche.