Hearing”. Ascoltare. Da dietro la porta di un dormitorio, in un collegio femminile iraniano, fortezza impetrabile, qualcuno ha sentito la voce di un ragazzo. Un interrogatorio. Le ragazze fanno quadrato. Uno spettacolo sulla questione della responsabilità, su libertà e controllo, sulle ingiustizie che cambiano la vita. Amir Reza Koohestani è un regista teatrale e sceneggiatore quarantenne di Teheran, che in questi anni sta emozionando l’Europa facendo conoscere i suoi racconti anche fuori dal suo Paese.
Hearing è il suo ultimo spettacolo, ambientato in un collegio femminile per adolescenti.
Uno spettacolo da seguire con il fiato sospeso e che traccia inequivocabilmente la questione della responsabilità.
Una pièce sulla giustizia, la libertà individuale e i condizionamenti del controllo sociale.Nel dormitorio femminile di un’univeristà iraniana, la notte di Capodanno qualcuno ha sentito una voce che non si sarebbe dovuta sentire. Una voce maschile. Probabilmente quella di un ragazzo introdotto lì dentro da una delle studentesse.
La fortezza è violata, qualcuno ha sollevato il velo di un universo per sole donne, racchiuso da mura inviolabili.
Nel linguaggio legale “hearing” significa interrogatorio. Essere interrogate, ma anche ascoltare o farsi ascoltare, come cercheranno di fare le studentesse convocate per portare la loro testimonianza e chiarire – forse – quanto è accaduto. Ascoltare e farsi ascoltare per provare a cambiare – senza riuscirci – regole imposte da un sistema che opprime con le sue regole di controllo. Il regista di Teheran e la compagnia Mehr Theatre Group, ci trascinano, con Hearing in un vortice di presente e passato, di insinuazioni, voci e immagini in cui frammenti di testo e video scorrono l’uno sull’altro fino a confondere il margine tra fatto reale e dato immaginato.
e dopo lo spettacolo, ore 22.30 circa, in foyer After Theatre — T × 2/Dissonanze 2.0
HamMonk Sphere Trio. INGRESSO LIBERO
mtr