Il canto e la fionda. Pensiero e vita civile di David Maria Turoldo
Massimo Somaglino e Fabiano Fantini hanno riunito un gruppo di giovani attori, visti come veri portatori, oggi come sempre, delle istanze di speranza e di presenza civile, per una rappresentazione fisica e partecipata delle parole di padre Turoldo, a cent’anni dalla sua nascita.
Il 30 ottobre del 1938 a Vicenza il ventiduenne Giuseppe Turoldo, ultimo figlio della più povera famiglia di Coderno di Sedegliano, emette la sua “professione solenne”, assumendo definitivamente il nome di ‘David’, pastore e poeta biblico.
“I salmi e la fionda erano già, così, nel suo destino”, commenterà successivamente il suo fraterno amico di una vita, padre Camillo De Piaz. Dalla fionda di David lungo l’arco della sua vita partiranno macigni, e sulla sua strada i Golia non sarebbero mancati.
Il canto e la fionda intende raccontare soprattutto il Turoldo civile e politico, e conseguentemente profondamente cristiano, uomo della coerenza assoluta tra il dire e il fare per la credibilità del Vangelo, della difesa della Chiesa come casa di tutti gli uomini, della centralità dei poveri come origine del proprio credo, della ricerca continua di un Dio a contatto con la gente.
In scena – Massimo Somaglino e Fabiano Fantini, a cui si deve questo progetto che ci riavvicina alla figura di Turoldo, a cent’anni dalla sua nascita – hanno riunito un gruppo di giovani attori, visti come veri portatori, oggi come sempre, delle istanze di speranza e di presenza civile, per una rappresentazione fisica e partecipata delle parole di padre Turoldo. Una adesione sentita e profetica, in rapporto con la società di oggi, della quale padre David già vedeva le storture e prevedeva gli sviluppi.
“La ricchezza va sempre più concentrandosi nelle mani di pochi. E sarà sempre più grave.”
“Ordine non è quando va bene solo per te o solo per me ma per te e per me insieme.”
“L’America del sud è un cortile dell’America del nord dove io ho il diritto di fare ciò che voglio.”
“La Costituzione non è mai stata applicata, parlano di cambiarla senza averla neanche applicata.”
“Il terrorismo è un figlio naturale del sistema. Non è forse terrorismo bombardare le città?”
“L’industria di guerra serve a pochi, a quelli che comandano. L’industria di pace serve a tutti, e perciò non interessa.
David Maria Turoldo
David Maria Turoldo è stato un religioso e un poeta italiano, sacerdote nell’Ordine dei “Servi di Santa Maria”. “Coscienza inquieta della Chiesa”, come è stato definito, è una delle figure che hanno contribuito al cambiamento del cattolicesimo nella seconda metà del ‘900.
Nacque nel 1916 a Coderno, da famiglia poverissima e molto religiosa.
Decisiva nella sua biografia è stata l’esperienza di Casa Emmaus, una piccola comunità che fondò nell’antica ex abbazia cluniacense di Sant’Egidio a Fontanella di Sotto il Monte, un centro di studi aperto anche a persone atee e di altre fedi, come quella islamica, all’insegna di un ecumenismo radicale.