Con una iniziativa inedita per Trieste, inserita nel festival “TSDanza 4.0” continua la sinergia che lega da alcune stagioni il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e la compagnia di danza Arearea, l’unica in regione che sia riconosciuta e sostenuta dal MIBACT.
Venerdì 2 marzo e domenica 4 marzo infatti si terrà l’evento “Museo in Danza” che porterà il linguaggio coreografico di Marta Bevilacqua negli spazi affascinanti e insoliti del Museo Revoltella.
A rendere possibile l’iniziativa – occasione davvero stimolante per conoscere da un diverso punto di vista il patrimonio artistico cittadino – è stata la fondamentale collaborazione con il Comune di Trieste, con cui si è già sperimentata (e con molto successo) una reciprocità al Museo de Henriquez, dove dal 2014 (e anche prossimamente, a partire dal 6 marzo) viene riproposta un’altra produzione dello Stabile, quel “A Sarajevo il 28 giugno”, spettacolo di prosa che ripercorre i fatti storici da cui venne scatenata la prima guerra mondiale.
Ma ritorniamo alla danza e al segno che avrà questa “invasione” pacifica ma piena di energia del ballo, nella preziosissima galleria d’arte moderna della città.
Marta Bevilacqua (non nuova a queste esperienze di danza in luoghi inconsueti ma di grande senso) danzerà assieme a Valentina Saggin e Anna Savanelli, “abitando” le strutture museali, mettendo in relazione aree molto diverse della cultura e dell’arte, che però possono parlarsi, sostenersi e valorizzarsi a vicenda: innanzitutto avvicinando a nuovi linguaggi tipologie diverse di spettatori. Ai loro occhi, nelle due giornate di “Museo in danza”, si schiuderà un nuovo orizzonte.
Le opere esposte e le performer, queste in rapporto empatico con il pubblico, attivano infatti sensi e prospettive nuove per l’occhio del visitatore.
«Museo in danza è un progetto che parte nel 2016 – racconta Marta Bevilacqua a proposito della sua esperienza – e vuole esplorare il rapporto tra il movimento e lo spazio, attraverso la realizzazione di performance in luoghi affascinanti ma non convenzionalmente deputati allo spettacolo. Come ci poniamo dinnanzi all’opera d’arte, quale azione essa ci suggerisce, che cosa l’opera imprime sul nostro corpo, che cosa ci portiamo via da ogni visita, quale dettaglio resta? Queste sono le domande che ci poniamo per affrontare il viaggio in museo e su questo creeremo un percorso d’improvvisazione. Per me è sempre un lavoro sulla memoria e sulla vita di quella memoria».
Sono previste diverse “passeggiate” al Museo Revoltella nell’ambito di “Museo in Danza”, sia in fascia mattutina che pomeridiana nelle due giornate in programma: ogni giro avrà la durata complessiva di un’ora, con 40 minuti di performance e 20 a disposizione degli spettatori per guardare le opere con maggior attenzione.
Venerdì 2 marzo alle ore 10 e poi alle 11 si terranno la prima performance, preceduta da un breve incontro introduttivo. Seguiranno altre performance alle ore 12 e in fascia pomeridiana alle ore 15.30 e alle 16.30. Domenica 4 marzo invece, si replicherà alle 11, alle 12, alle 14.30, 15.30 e 16.30.
I biglietti e tutte le informazioni sono disponibili nei consueti punti vendita del Teatro Stabile regionale. L’ingresso allo spettacolo + visita del museo nella giornata di venerdì ha il prezzo di 7 € (ridotto under 26 e over 65 a 5 €)
In concomitanza con l’iniziativa “Museo Casa Mia” che cade domenica 4 marzo (prima domenica del mese) l’ingresso sarà a 2 euro.
Foto e servizio Andrea Forliano