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Il Medio Oriente,da culla della Civiltà a campo di battaglia senza fine

webmail.webfaction.comIn questi giorni sentiamo spesso parlare i mass media dell’avanzata dei guerriglieri (Jhiadisti) dell’ ISIS, magari come notizia secondaria rispetto ad argomenti di cronaca nera e rosa, ma l’avanzata  di questi miliziani, spesso senza pietà è ormai dilagata in Iraq,  Siria e nel Kurdistan al confine con la Turchia. In medio Oriente sono fiorite le prime importanti civiltà umane dal 3500 a.C. ; non dimentichiamo la Mezza Luna Fertile (Mesopotamia), posta a cavallo fra i fiumi Tigri ed Eufrate. A partire dai Sumeri e gli Accadi, sono fioriti grossi imperi come quello Ittita ed Egizio, quello Assiro-Babilonese (in quell’epoca vi fu la fondazione dell’affascinante Babilonia con i suoi giardini pensili). I Fenici vi avevano posto numerose basi commerciali e culturali; Ciro Il Grande e il suo successore Dario I d’Istaspe fecero prosperare l’Impero Persiano Achemenide (fondando i meravigliosi centri di Susa e Persepoli)  e con la conquista di Alessandro Magno, la civiltà cosiddetta”ellenistica” (un miscuglio originale della precedente civiltà con quella greca) ha arricchito una zona già avanti culturalmente. Durante l’impero Romano e Bizantino città come images (11)Costantinopoli, Pergamo, Antiochia, Trebisonda, Efeso, Alicarnasso, Petra, Palmira, Leptis Magna, Alessandria d’Egitto, Gerusalemme, Cesarea e Damasco crebbero a dismisura e prosperarono in tanti settori fra cui l’arte e vi si diffuse la religione Cristiana. Durante il Medio Evo, oltre le incursioni dell’impero persiano Sasanide e degli Armeni vi fu quella degli arabi del profeta Maometto, che predicavano la nuova religione dell’Islam, contrastati dal papato e dai coevi Regni dell’Europa Occidentale al fine di difendere con le armi i luoghi  “santi” in Palestina, tentando una creazione di stati loro vassalli, in nome di Gesù Cristo (il quale aveva predicato contro la violenza e a favore del perdono). Dalla Fine del Medioevo al 1918, l’intera area era rimasta in stato di quiete più o meno apparente, sotto il controllo dell’ Impero Ottomano. Verso la fine del 1800, le Potenze di Inghilterra, di Francia e l’Impero Germanico, con il pretesto di fare ricerche archeologiche (cosa che in alcune occasioni si anche verificata), e opere di importanza pubblica (come il Canale di Suez e la Ferrovia Berlino-Baghdad), volevano estendere la propria influenza sullo scricchiolante Sultanato Ottomano. Alla caduta di quest’ultimo, seguita alla sconfitta degli Imperi centrali durante la Grande Guerra, la zona fu divisa, mediante la formula di “Mandato della Società delle Nazioni” fra Francia e Inghilterra: la Siria e il Libano alla prima, l’Iraq, la Palestina e l’Egitto alla seconda. Esse, durante il periodo che intercorse fra le 2 guerre mondiali, imposero in maniera non proprio tenera i propri interessi economici (favorite anche dalla presenza del petrolio nella zona). Vi fu inoltre la prima immigrazione di ebrei “sionisti”, contrastati dalla stessa Inghilterra (potenza “mandataria”in Palestina) e dagli Sceicchi Locali, che vennero in pace stabilendosi in fattorie collettivizzate (Kibbutz) secondo i principi socialisti e pacifisti, del Sionismo di Teodor Herzl, non escludendo le tribù arabe nella realizzazione delle fattorie, bonificando una terra arida. Alla Fine del Secondo Conflitto Mondiale, la Situazione in tutta la regione Medio-Orientale precipitò vorticosamente: Gli Stati Uniti d’America, rivelatisi i veri vincitori del Conflitto, sostituirono gli ormai deboli Anglo-Francesi, e  con il pretesto”umanitario” dell’Olocausto antisemita nel terzo Reich, aiutarono ricchi uomini d’affari ebrei e non, anche provenienti dagli Stati Uniti nella Costituzione dello stato d’Israele nel 1948. Questa seconda ondata migratoria di ebrei non fu pacifica come la prima poiché le grandi compagnie di affari volevano difendere con le armi i propri interessi, coinvolgendo numerosi uomini realmente in cerca di images (10)una patria dove vivere tranquillamente, e da quel momento in poi ebbero inizio una serie interminabile di conflitti. Anche l’Iraq, la Siria e il Libano recuperarono una effimera indipendenza, ma anche loro subirono varie  interferenze, dai francesi ( che non volevano rassegnarsi all’idea di essere diventati potenza di secondo rango), dall’altra superpotenza Sovietica e dai vari sceicchi arabi di turno manovrati talvolta dagli stessi Americani. In tutto questo c’è di mezzo la stragrande maggioranza della popolazione civile, sia araba che ebraica, che non centra nulla con i vari interessi economici e che hanno dovuto subire una serie interminabili di guerre in casa propria inserendosi in una spirale di odio senza fine. La tetra avanzata dei guerriglieri dell’ISIS (che vogliono imitare la formazione del grande Califfato Arabo fondato da Maometto nel 610 D.C.) in questi giorni non è altro che l’ultimo dei conflitti combattuti in quest’area e a fare le spese sono tanti Siriani, già oppressi dalla terribile dittatura di Hassad e i Curdi, una popolazione che vive a cavallo della Turchia Orientale, l’Iraq e l’Iran Settentrionale da sempre contrastata da questi ultimi tre governi. Infatti è notizia degli ultimi giorni che il presidente turco Erdogan, ha dichiarato di voler difendere i Curdi dai Miliziani Jihadisti, solo in caso questi rinunciassero a”pretese” di Autonomia. Mi piacerebbe ricordare, ancora una volta, che la maggioranza popolazione civile che abita in Medio-Oriente, che sia Araba, Curda, Cristiana o Ebrea, non ha nulla a che vedere con le dispute politiche ed economiche dei vari governi, e che ha bisogno solo di pace e mi auguro che si faccia un passo indietro da parte di tutti affinché il Medio Oriente possa prosperare come una volta.

Andrea F.

About Andrea Forliano

Nato a Bari il 22/05/1978,vive a Trieste,di formazione umanistica sta completando il corso di laurea in Storia indirizzo contemporaneo,è da sempre appassionato di storia,viaggi,letteratura,politica internazionale e in costante ricerca di conoscere nuove culture.Inoltre segue l'attualità,il calcio,il cinema e il teatro

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