Curiosità e attenzione hanno tenuto inchiodati alle sedie, lo scorso 14 aprile, i ragazzi della “Livio Verni” di Fogliano, che hanno ascoltato un excursus di Rockhistory lungo tre decenni (anni Sessanta, Settanta e Ottanta). Lunedì 18 aprile, al mattino, è invece il turno delle classi dell’Istituto Corridoni (secondarie inferiori) di Gradisca d’Isonzo che – dopo aver assaporato gli eccessi e le rivoluzioni rock degli anni Settanta (venerdì 15 aprile) – saranno alle prese con il panorama musicale e la storia musicale, sociale e politica dei “dorati” anni Ottanta.
Così il viaggio di Cam Artemusica, con cicerone sempre il direttore Gabriele Medeot, continua il suo percorso: Rockhistory è un progetto multimediale che, da novembre 2014, sta coinvolgendo migliaia di ragazzi in regione grazie al sostegno della Regione e all’idea di Cam Arte e Musica di Monfalcone, e in collaborazione con Ufficio Scolastico Provinciale di Gorizia, Fondazione Carigo, contributo del Comune di Gorizia e patrocinio del Comune di Monfalcone.
“RockHistory, suona la storia” ha al suo attivo quasi 70 conferenze nelle province di Gorizia, Trieste e Udine e a maggio 2016 avrà coinvoltoquasi diecimila studenti (sono già quasi settemila!); ben 10 scuole lo hanno già inserito nel Piano di Offerta Formativa Triennale. RockHistory è un percorso tra storia, musica e costume che restituisce accadimenti e mutamenti sociali dalla fine degli anni Ottanta al 2000. I moduli del progetto possono essere “spezzati” attraverso i singoli decenni o inglobati in un’unica conferenza che a volo d’uccello spazia lungo tutta la storia del rock. In ogni caso sono decine i video originali proposti ai ragazzi altrettanti ascolti, oggetti, dischi e avvincenti racconti con i quali i ragazzi vengono accompagnati attraverso un viaggio di miti e leggende, successi ed insuccessi, ma soprattutto importanti risvolti storico sociali che il mondo della musica ha plasmato attorno a sé.
Gli anni Ottanta che i giovani gradiscani assaporeranno sono quelli del New Romantic – dai Culture Club a Bon Jovi – e della nascita di Mtv; delle le provocazioni di Madonna e le Spice Girls, il coinvolgimento mondiale degli U2 e dei R.E.M., fino alle fondamentali implicazioni sociali e culturali di Live Aid: un’ immersione completa, di grande coinvolgimento, di empatia totalizzante, alle quali i ragazzi rispondono solitamente affascinati e con molte domande e riflessioni. Un modo diverso di educare i giovani al senso critico, senza pesantezza, in un complesso ambito culturale.