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Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia annuncia in anteprima oltre 25 titoli della Stagione teatrale 2022-2023

Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia annuncia in anteprima oltre 25 titoli della Stagione teatrale 2022-2023

 L’intera programmazione di prosa alla Sala Assicurazioni Generali che racchiude titoli emozionanti e nomi di assoluto livello: da Peter Stein ad Alessandro Serra, a Davide Livermore per la regia. Fra gli attori, maestri come Glauco Mauri, stelle come Andrea Jonasson, Maddalena Crippa, Laura Marinoni, Elisabetta Pozzi, grandi interpreti come Silvio Orlando, Moni Ovadia, Massimo Dapporto o Alessio Boni, Cesare Bocci, Elena Sofia Ricci, Galatea Ranzi, ma anche i migliori delle ultime generazioni: da Lino Guanciale a Lodo Guenzi, a Lucia Lavia. I classici s’alternano a commedie e nuovi autori. Ritornano i grandi show internazionali, dal musical “The Rocky Horror Show” nell’edizione inglese a “Tilt” con i top performer del Noveau Cirque. Ed il teatro brillante tanto applaudito nella stagione passata: partiamo dal nuovo show di Teresa Mannino. E poi i progetti estivi con 10 produzioni pronte al debutto. Si parte con “Il mercante di Venezia” di Shakespeare con Franco Branciaroli e una grande compagnia diretta da Paolo Valerio: esordio al Festival Shakespeariano di Verona e l’11 ottobre, inaugurazione di Stagione al Rossetti. La campagna abbonamenti è già al via”.

«(…) Il suo cuore batteva come impazzito / e sì dissi / sì voglio / sì» Le parole con cui si conclude l’“Ulissedi Joyce ispirano – nellanno in cui si celebra il centenario della pubblicazione dellopera – la presentazione delle notevoli anticipazioni della Stagione 2022-2023 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, che avviene il 10 giugno, nel corso di una conferenza stampa tenuta al Politeama Rossetti dal Presidente Francesco Granbassi e dal Direttore Paolo Valerio.

La frase joyciana condensa infatti il senso, le attese che il direttore ha immaginato disegnando il nuovo cartellone: un susseguirsi di spettacoli che vogliono emozionare, che faranno battere il cuoreagli spettatori, come lo farà anche la gioia di godere finalmente di una programmazione e di una fruizione concepite nella prospettiva della piena normalità.

E poi la volontà: voler fare teatro, voler andare a teatro. Il patto eterno e fondamentale che unisce artisti e spettatori, che fa del teatro unesperienza irripetibile, da vivere ogni sera in modo nuovo, fra riflessioni e percezioni sempre mutevoli.

Perché il pubblico vogliaessere al Rossetti, perché senta di farne davvero parte, il direttore e lo staff del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia si sono fortemente impegnati in questi mesi – e stanno continuando a lavorare – delineando una programmazione ricca e coinvolgente, che – in linea con la tradizione del Rossetti – abbraccerà una pluralità di linguaggi, dalla prosa alle espressività della nuova scena, alla musica, alla danza, alla comicità. Non mancheranno dunque le anticipazioni di quanto offrirà il cartellone complessivo, che sarà comunicato integralmente a settembre.

Ma della programmazione, per la prima volta, si è scelto di svelare fin dora lintera Stagione teatrale di Prosa della Sala Generali e molte produzioni – il cuore dellattività del Teatro Stabile regionale – che in larga parte (ben dieci progetti oltre allimpegno nel Bloomsday) saranno varate nel corso dellestate e che il pubblico potrà apprezzare in contesti open air, nei maggiori festival o ritrovare nel corso del 2022-2023 negli spazi del Politeama.

A partire da Il mercante di Venezia di William Shakespeare per la regia di Paolo Valerio, con Franco Branciaroli nel ruolo di Shylock: produzione dello Stabile che inaugura l1 luglio il Festival Shakespeariano nellambito dellEstate Teatrale Veronese, e che aprirà la stagione al Politeama Rossetti il prossimo 11 ottobre puntando su temi etici ed universali: amore, odio, vendetta

«È un testo affascinante e infinito» commenta Paolo Valerio. «Con il nodo della vendetta – tema ancestrale e in questo momento storico così contemporaneo – tutti i personaggi hanno un rapporto forte, che vive in particolare in Shylock, così spietato, eppure così umano…». Assieme a Branciaroli – in un allestimento raffinato e suggestivo con le scene di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Gigi Saccomandi e le musiche originali di Antonio Di Pofi – si muove una compagnia imponente di 11 attori: Piergiorgio Fasolo nel ruolo di Antonio, Francesco Migliaccio ed Emanuele Fortunati, Stefano Scandaletti, Lorenzo Guadalupi, Giulio Cancelli, Valentina Violo, Dalila Reas, Mauro Malinverno, Mersila Sokoli.

Apertura emblematica per una Stagione di Prosa costruita per calamitare gli appassionati ed attrarre chi al teatro inizia ad avvicinarsi, includendo testi classici e contemporanei, drammaturgia del Novecento e riletture sceniche intriganti, affrontando temi interessanti attraverso commedie, drammi, coinvolgenti contaminazioni.

Ma soprattutto, una Stagione che conta su protagonisti di straordinario spessore: una moltitudine che – nel corso del 2022-2023 – lascerà indelebili segni poetici, artistici, di pensiero sul palcoscenico del Rossetti e nel cuore del pubblico. Ci saranno i grandi attori, a partire da un Maestro come Glauco Mauri, da Andrea Jonasson, Massimo Dapporto, poi le straordinarie Maddalena Crippa, Laura Marinoni, Elisabetta Pozzi, e Silvio Orlando, e la versatilità di Cesare Bocci, Moni Ovadia, Elena Sofia Ricci, Galatea Ranzi, Pamela VilloresiE naturalmente i talenti delle nuove generazioni, già così sfavillanti: Lino Guanciale, Lodo Guenzi, Lucia Lavia.

Grande attenzione poi al ruolo dei registi: ecco allora un Maestro di prestigio internazionale come Peter Stein, ma anche Rimas Tuminas, il lettone che sta incantando le platee europee, ecco il linguaggio materico e personalissimo di Alessandro Serra e la completezza eclettica di Pier Luigi Pizzi, le visioni intriganti di Irina Brook, ed i raffinati sortilegi di Davide Livermore che ha firmato i più recenti eventi inaugurali alla Scala.

Dopo linaugurazione nel segno di Shakespeare, si rimane nellInghilterra di Agatha Christie giallista di fama mondiale e autrice di Trappola per topi, un successo planetario. Ledizione italiana è intrigante anche per la scelta del cast: la mano esperta di Giorgio Gallione alla regia e Lodo Guenzi fra i protagonisti.

La regia onirica di Rimas Tuminas, lammirata interpretazione di Andrea Jonasson – stella del Burgtheater di Vienna, che ritorna sulle scene italiane dopo una lunga assenza – e ladattamento di Fausto Paravidino, connotano invece la messinscena dellibseniano Spettri, indagine avvincente nei non dettie nelle ipocrisie familiari.

Seguirà un’inedita produzione del Teatro Stabile in collaborazione con lo Stabile del Veneto, che porta in scena un piccolo capolavoro della letteratura triestina del secolo scorso, Quellanno di scuola da Giani Stuparich. Struggente rivisitazione dispirazione autobiografica della Trieste dallora, della gioventù e di quel particolare ambiente culturale, la pièce narra tormenti e turbamenti degli allievi di un liceo a cui si aggrega per lultimo anno una ragazza. Guidato da Alessandro Marinuzzi il cast rispecchia il confronto fra mondo adulto e giovane: Ester Galazzi e Riccardo Maranzana della Compagnia Stabile recitano con gli allievi attori del Progetto TeSeO.

La contaminazione musicale, la prospettiva aperta a linguaggi altriche si affiancano alla recitazione, attraversano tutta la Stagione 2022-2023, a iniziare da uno spettacolo che è un vero cult, Oylem Goylem”: un ironico cabaret che alterna barzellette, aneddoti e umoristiche storielle yiddish a brani di musica klezmer, e che nel 1993 rivelò il genio di Moni Ovadia.

A dicembre si ritorna a Shakespeare, al suo testo più misterioso, La Tempesta che il regista-Premio Ubu Alessandro Serra – già amato dal pubblico e dalla critica per il suo Macbettu– rilegge attraverso una poetica ancestrale, trascendente e molto magica. Una cifra adatta a portare in scena lisola fantastica di Prospero e Ariel, splendida metafora del teatro.

Il nuovo anno invece inizierà nel segno della commedia del re della pochade boulevardier: Eugène-Marin Labiche. Diretti con graffiante ispirazione da Andrée Ruth Shammah si pongono al centro dellindiavolato gioco di equivoci de Il delitto di via dell’Orsina” due fuoriclasse come Massimo Dapporto e Antonello Fassari: danno vita al ricco nobile e al semplice proletario che svegliandosi assieme e senza memoria, temono di essere i colpevoli di un omicidio.

Lo spettacolo successivo fa omaggio a Peter Stein – una delle figure più significative e di maggior prestigio del teatro europeo – e contemporaneamente fa un dono al pubblico, che ne Il compleanno di Pinter diretto dal grande Maestro e interpretato dalla sua compagnia, capitanata da Maddalena Crippa, conoscerà non solo una delle più apprezzate pièce dellautore inglese, ma anche la forza di un linguaggio registico e creativo straordinario.

La contaminazione fra voce e musica è nuovamente in scena con Europeana. Breve storia del XX secolo di Patrik Ourednik in cui il talento attoriale di Lino Guanciale duetta con la fisarmonica di Marko Hatlak. Assieme sorvolano la Storia lontana e più prossima dellultimo secolo.

Un potente linguaggio registico e il carisma di due eccellenti interpreti rendono imperdibile la Maria Stuarda di Schiller. Nel capolavoro del teatro settecentesco europeo Davide Livermore legge una riflessione sul tema della femminilità al potere ed impone alle due protagoniste – Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi – di non sapere ogni sera fino allultimo quale delle due regine rivali interpreteranno – Maria Stuarda o Elisabetta – così da rendere sempre sorprendente il testa a testafra figure femminili e fra talenti.

Dopo il successo ottenuto nel 2021 con “Ludwig. La musica del silenzio”, Alessio Boni ritorna anche in veste di coregista e coautore oltre che interprete di un altro grandissimo personaggio: “Don Chisciotte”. Il poetico eroe sarà accompagnato da un Sancho davvero singolare, cui darà vita lattrice Serra Yilmaz. Uno spettacolo di atmosfera che riflette sulla follia di chi compie eroismi andando contro corrente.

Un inno allarte finissima e al talento generoso di Glauco Mauri, sempre in equilibrio fra farsa e tragedia, fra grottesco e surreale nel dare voce alla labirintica avventura di Josef K.: ecco Il processo di Franz Kafka, che sarà applaudito nella riscrittura di Letizia Russo e nella regia di Andrea Baracco. Un testo dagli inquietanti echi contemporanei.

Cesare Bocci, Galatea Ranzi e Giulio Pranno invece si confronteranno con un alto esempio di drammaturgia attuale: quella di Florian Zeller candidato per Il figlioaddirittura a sei premi Molière. La sua scrittura semplice ed efficace indaga nelle sofferenze di una situazione fin troppo comune: la separazione dei genitori, un dolore difficile da vivere e da accettare per un cuore adolescente.

Sarà ancora Giorgio Gallione ad armonizzare i diversi piani di lettura di Tango Macondo spettacolo costruito su un intreccio vibrante di parola e musica. Ne sono protagonisti un trio di ottimi musicisti guidati da Paolo Fresu e tre attori – Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Livolsi – che dividendo la scena con alcuni danzatori vanno alla ricerca di quel tempo incantato in cui la condivisione di storie alleviava la fatica del vivere e sostanziava la necessità umana di ascoltare e raccontare.

Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese prende ancora di mira le dinamiche sociali odierne: lo fa però attraverso una comicità dirompente, colpi di scena, una scrittura vivace e unidea fresca. Che accadrebbe se per una sera leggessimo tutti i messaggi e i segreti contenuti nelle sim di amici e fidanzati? Si ride molto, ma non si risparmiano colpi ferali allipocrisia che intride la vita.

Si ritorna ad un classico del Novecento, sempre troppo poco frequentato, con La dolce ala della giovinezza di Tennessee Williams. Sensibile ma anche cinico, lautore disegna la figura femminile potente di Alexandra Del Lago, stella del cinema in decadenza, attanagliata da fragilità e bulimie, e quella ancor più drammatica del suo gigolò, il cui sogno di gloria si infrange soffocato dalla sua stessa arroganza e dallegoismo della diva. Ne restituiranno i profili Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni diretti da Pier Luigi Pizzi (reduce dal grande successo di Pour un oui ou pour un noncon Orsini e Branciaroli).

La regista franco-britannica Irina Brook – figlia del grande Maestro Peter Brook e dellattrice Natasha Parry – incrocia in Seagull Dreams. I sogni del Gabbiano il nucleo centrale de Il Gabbianodi Cechov alla propria biografia di figlia darte, così che le atmosfere del teatro cechoviano, affiorano attraverso il vissuto personale dellartista. In scena Pamela Villoresi e Geoffrey Carey.

Come tu mi vuoi racchiude la summa del pensiero di Luigi Pirandello: i temi della maschera, delle verità multiple, dellipocrisia sociale si stratificano nei personaggi a partire dalla protagonista, indicata emblematicamente come L’Ignota. Figura sfuggente e affascinante sarà banco di prova per la giovane e bravissima Lucia Lavia, diretta da Luca De Fusco in un nuovo allestimento di cui il Teatro Stabile regionale è coproduttore.

L’espressività e lintuizione di Silvio Orlando – che ne ha curato riduzione e regia oltre ad esserne il protagonista – riporterà la platea alle dinamiche del presente, con la bella storia tratta dal romanzo di Romain Gary, La vita davanti a sé”. Orlando dà voce a Momò, bambino arabo figlio di una prostituta che vive insieme ad altri piccoli in un mondo difficile eppure venato di ottimismo. Accompagnato dal commento musicale dellEnsemble Terra Madre, farà commuovere e divertire regalando uno spaccato di vita che pone in luce la convivenza non sempre facile fra culture, religioni e stili di vita diversi.

Infine un crossing fra teatro e narrativa con la trasposizione del romanzo pirandelliano Uno nessuno centomila interpretato da Pippo Pattavina e Marianella Bargilli diretti da Antonello Capodici.

Accanto a questa già ricca stagione di Prosa, lo Stabile regionale presenterà come sempre una proposta notevole di titoli legati alla nuova scena, al teatro musicale, alla danza, al teatro brillante.

Qualche anticipazione può far presagire, anche in questi ambiti, un autunno teatrale di qualità e connotato da una proposta diversificata e ricca.

Iniziamo dal ritorno, finalmente ad ottobre, di un grande titolo internazionale: ci riferiamo a The Rocky Horror Showin scena nellallestimento che il regista Cristopher Luscombe ha firmato per lo UK Tour. Il ritorno dei musical in edizione originale – che hanno sempre connotato la programmazione del Rossetti e che la pandemia aveva temporaneamente costretto a sospendere – avverrà dunque sulle note del Time Warpe di una colonna sonora infuocata che il pubblico assieme alleccellente cast è pronto a cantare e danzare, nota dopo nota, seguendo il surreale viaggio iniziatico dei giovani Janet e Brad nel mondo trasgressivo di Rocky.

Di diversa atmosfera il secondo musical annunciato: un classico amatissimo dal plot romantico e sognante, Sette spose per sette fratelli. La produzione italiana punta sulla regia fantasiosa e sulle acrobatiche coreografie di Luciano Cannito che muove sul palco un cast numeroso, preparato e convincente e sulla direzione musicale di Peppe Vessicchio che rende al meglio le splendide musiche di Gene de Paul.

È già stata annunciata assieme a tutte le tappe del tour dei suoi ventanni di storia in Italia, la tranche di repliche che Notre Dame de Paris riserva a dicembre alla città di Trieste che accoglie da sempre questo kolossal con entusiasmo. Per loccasione a dare vita alla storia tratta da Victor Hugo sulle musiche di Riccardo Cocciante sarà il cast dei top: Giò Di Tonno, insuperabile Quasimodo e Lola Ponce, seducente Esmeralda, Matteo Setti, il poeta Gringoire e il cattivoVittorio Matteucci.

Sarà una vera festa quella che a capodanno il Rossetti organizzerà assieme alla compagnia de Le Cirque Worlds Top Performers che dopo il successo nel 2019 dello spettacolo Alis” ritorna con Tilt, liberamente ispirato al capolavoro di Steven Spielberg Ready Player One”. L’artista ucraino Anatoliy Zalevskyy – esponente di caratura mondiale del Nouveau Cirque e del Cirque du Soleil – vi dirige una ventina di artisti che rappresentano il meglio del circo contemporaneo.

Ancora nel segno del grande teatro internazionale con la memorabile nevicata dello “Slava’s Snowshow”, capolavoro del il miglior clown del mondoe sunto della sua creatività, buffa, poetica, giocosa. Molto più di uno show: unesperienza da vivere, capace di cancellare ogni confine fra ruoli e generazioni, fra palco e platea, in un soffio di fiocchi di neve.

Si proseguirà anche nell’itinerario del Teatro Brillante che tanto successo ha raccolto nella stagione passata: Teresa Mannino è la prima protagonista annunciata in questo filone, e con raffinata tecnica attoriale e con una capacità di improvvisazione assolutamente spontanea e originale presenterà a Trieste il suo nuovo spettacolo.

«Il corpo è un giardino, la volontà è il nostro giardiniere» ha concluso il Direttore Valerio citando Jago nell’”Otello” shakespeariano e invitando fortemente il pubblico a far “sbocciare” la propria voglia di teatro: il Rossetti è pronto, fin d’ora ad accoglierla e farla crescere.

Prendendo una via assolutamente inedita rispetto al passato, lo Stabile regionale avvia fin d’ora la Campagna Abbonamenti 2022-2023: il pubblico interessato potrà fin da martedì 14 giugno confermare il proprio abbonamento alla prosa e rivolgersi per informazioni e conferme alla biglietteria del Rossetti.

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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