Con il taglio del nastro della Masterchef Antonia Klugmann si è ufficialmente alzato il sipario sulla 14esima edizione di Gusti di Frontiera. Mentre i 350 stand enogastronomici hanno cominciato a sfornare leccornie piazza Sant’Antonio ha ospitato la cerimonia di inaugurazione della kermesse, alla presenza di enti e realtà che a vario titolo contribuiscono alla riuscita dell’iniziativa. A fare gli onori di casa, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, che, affiancato dall’assessore comunale ai Grandi eventi, ha voluto sottolineare come Gusti di Frontiera sia certamente una grande festa, ma anche un momento di cultura. “Tra un brindisi e un assaggio – ha rimarcato il primo cittadino – vi invitiamo a prendere parte agli appuntamenti del Salotto del Gusto, pensati per immergersi nella cultura enogastronomica, e a visitare tutti i musei e le peculiarità della città, come il Castello e Palazzo Coronini”.
Tre gli esponenti della giunta regionale presenti. Sara Vito ha salutato affermando come l’amministrazione creda fermamente in questa manifestazione, mentre Cristiano Shaurli ha sottolineato: “Gusti di Frontiera fa conoscere i gusti del mondo e al contempo riporta in luce la centralità mitteleuropea, non da ultimo facendo conoscere i nostri prodotti regionali”. Il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, ha infine ricordato: “Anni fa è stato chiesto all’amministrazione goriziana di investire sulla manifestazione compiendo un salto di qualità, passando da una festa di popolo a un momento per presentare una vetrina della grande qualità che questo territorio produce, in varie declinazioni. La promessa è stata mantenuta, un grande plauso a Gorizia”.
A celebrare l’apertura di Gusti di Frontiera anche il sindaco di Nova Gorica Matej Arčon: “Questo evento rappresenta un grande arricchimento transfrontaliero, tanto da ritenerla un po’ anche una nostra festa”. Il sindaco di Nova Gorica ha poi voluto salutare con una battuta: “Se la Slovenia è campione d’Europa di basket, Gorizia lo è dell’enogastronomia”.
Un saluto è stato portato anche dal sindaco di Šempeter Vrtojba, Milan Turk, che ha espresso vive “congratulazioni al Comune di Gorizia, perchè ogni anno Gusti di Frontiera è sempre più grande e di conseguenza difficile da organizzare”. Presente anche la Camera di Commercio della Venezia Giulia rappresentata dal vicepresidente Gianluca Madriz, che ha ricordato come la manifestazione “sia cresciuta, sia rimasta sana, aumentando la cultura enogastronomica e dei popoli che qui a Gorizia si incontrano. L’invito è a gustarsi la città e il territorio, che è parte di una splendida regione e confinante con una splendida nazione”. Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia i saluti sono stati portati da Bruno Pascoli, che ha definito la manifestazione come un fiore all’occhiello per la città, una bellissima immagine che Gorizia può dare a tutto territorio nazionale e internazionale.
Dopo l’inaugurazione, spazio al primo talk show del Salotto del Gusto, che ha avuto come protagonista la chef del Ristorante L’Argine di Vencò Antonia Klugmman. La chef stellata, entrata nella squadra dei giudici di Masterchef Italia, si è dichiarata “onorata di far parte di qusto territorio e di poter partecipare a un evento che rappresenta qualcosa che ci rende unici: la diversità. Da triestina mi sento ospite e turista di questo territorio, di cui ogni giorno scopro qualcosa in più”. Intervistata dal Gastronauta Davide Paolini, ha sottolineato come il suo percorso di crescita e di esplorazione non si arrestino: “il cuoco, come chiunque ami il suo lavoro si augura sempre che domani sia migliore.
Sono convinta che si possa fare sempre meglio: c’è una strada infinita da percorrere”. Alla domanda di Paolini sui motivi per cui ci sono ancora così poche donne chef stellate, o comunque note nel panorama gastronomico, Antonia Klugmann ha risposto: “La donna ha cominciato a poter “parlare” da troppo poco tempo. È da 70-80 anni che siamo considerate pari agli uomini. Questo condiziona l’ascesa della donna in ogni spazio della società”. E a proposito del suo rapporto con gli ingredienti?, la Masterchef ha spiegato: “Dopo un inizio egocentrico e autoreferenziato, dal momento che cercavo ingredienti che mi facessero provare qualcosa, che mi trasmettessero qualcosa, tutto è cambiato curando un orto. Faticare e selezionare un ingrediente ha fatto la differenza. Bisogna poi uscire dai cliché: personalmente faccio, per scelta, 15 coperti al giorno. Punto sulla qualità di ciò che propongo, rispetto alla quantità”.