Il mondo del teatro e della cultura si raccoglie per rendere omaggio all’impegno di Rodolfo Castiglione, scomparso poco più di un mese fa. E’ quanto avverrà a Udine lunedì 30 gennaio alle ore 18.30 presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, dove, su iniziativa del Teatro Club e dell’Ert Fvg in collaborazione con lo stesso Teatro Nuovo, sarà ricordata la miriade di attività fondate e animate da Castiglione in città e nell’intero territorio del Friuli Venezia Giulia.
A farlo, dopo gli onori di casa del presidente del Nuovo Paolo Vidali insieme ai saluti dell’assessore comunale alla cultura Federico Pirone e di Andrea Castiglione in rappresentanza della famiglia, spetterà a un gruppo esemplare di persone che in vario modo hanno collaborato al fianco di questo indimenticabile fondatore della cultura teatrale del territorio, cui si deve praticamente tutto: dalla fondazione di spazi, organizzazioni e cartelloni, alla creazione, soprattutto, di un pubblico, di un gusto, di un bisogno di teatro come bene prezioso. Sono previste le testimonianze, tra gli altri, di Antigono Frangipane, Gianni Ortis, Giovanni Vernassa, Carlo de Incontrera, Alessandro Malcangi, Renato Manzoni, Franco Però, Gianni Cianchi, Alberto Bevilacqua, Claudio de Maglio, Claudio Mezzelani, Angelo Cozzarini, Angelo Battel, Mario Brandolin, Massimo Somaglino, voci diverse che saranno coordinate da Angela Felice e Giuseppe Bevilacqua, direttori rispettivamente del Teatro Club e del Teatro Nuovo.
Sarà un “ritratto a più voci” per omaggiare il padre nobile del teatro regionale, che fu diviso in gioventù tra la passione per il cinema (fondò nel 1946 il primo Cineclub del Friuli) e quella, sempre più assorbente, per il teatro, con la nascita del Piccolo Teatro, matrice del successivo Teatro Club, creato nel 1960 per raccogliere gli appassionati della prosa e battagliare per un vero spazio teatrale udinese. Il quale fu infine il Teatro delle Mostre, inaugurato nel 1970 a sede delle affollate stagioni del Teatro Club, con spettacoli di cartello, tra cui quelli diretti con mano pregevole dallo stesso Castiglione (memorabile nel 1976 la prima dei “Turcs tal Friùl” di Pasolini), lui che in gioventù era stato anche attore. Poi, nel 1969, vennero l’Ert, nuovo decentramento teatrale, e nel 1972 il Palio Teatrale Studentesco, pionieristica rassegna di teatro giovanile pensata con Ciro Nigris, amico di una vita. E ancora tanti altri impegni: con lo Stabile Fvg, di cui Castiglione fu per anni vice-presidente; con associazioni nazionali di categoria (Agis e Anart); con il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, di cui fu direttore prosa e sovrintendente fino al 2006. Fu l’ultimo incarico, a cui seguì il ritiro a vita riservata, appena interrotta da qualche rara apparizione pubblica, come è avvenuto due anni fa con l’inaugurazione del suo ricco archivio donato all’Ert.
Uomo-teatro a tutto tondo, come i valori ideali che lo hanno ispirato: l’oculatezza nell’uso del danaro pubblico, il rispetto del lo spettatore, il servizio alla comunità, l’attenzione ai giovani, l’amore per l’arte. Altri tempi, altre tempre, altre storie, cui la città di Udine e l’intero Friuli Venezia Giulia devono gratitudine.
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