PORDENONE – Si sono svolte a pordenonelegge le premiazioni della 14° edizione di Scrivere di Cinema – Premio Alberto Farassino – promosso da Cinemazero, Fondazione Pordenonelegge.it, Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e MYmovies.it, in collaborazione con Far East Film Festival di Udine e col supporto di FriulAdria Crédit Agricole – che hanno incoronato i vincitori,
Ad accogliere i giovani finalisti c’era il testimonial di questa edizione, Matteo Oleotto, che ha regalato significativi input ai ragazzi, nel dialogo sul cinema intessuto con Mauro Gervasini. Il regista goriziano ha infatti ricordato come “il cinema è arte collettiva. Un luogo dove ognuno è parte di un processo creativo. È lavoro di equipe, di mestieri e professionalità diverse, e solo grazie a tutto questo, un film può correre (vivere)”. E rivolgendosi ai ragazzi ha sottolineato la sua visione sul suo ruolo: “io sono un regista, non so niente. Entro in una realtà, non voglio dare risposte. Il mio compito è fare domande, far luce sulle cose e poi lasciare ad altri la possibilità di fare le proprie considerazioni”.
Ad aprire la salita al podio, i vincitori del Premio del Territorio FriulAdria Crédit Agricole – frutto del capillare lavoro che Cinemazero compie nelle scuole – quest’anno conquistato da Elia Martini (Liceo Scientifico M. Grigoletti” di Pordenone per “La macchinazione”) e Raffaele Indri (Liceo Scientifico G. Marinelli di Udine per “Il grande quaderno”), consegnato da Saverio Turchi per la banca, che ha ribadito “l’importanza per FriulAdria di investire nel sostegno ai giovani talenti con iniziative qualificanti come questo concorso”.
La giuria nazionale – composta dal Premio Strega Nicola Lagioia (fondatore del blog Minima&Moralia scrittore, editor per Minimum Fax, conduttore della pagina culturale di Radio3), Mauro Gervasini (direttore di Film Tv, selezionatore per la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia), Adriano De Grandis (critico del Gazzettino e responsabile della sezione Triveneto del Sncci) e Viola Farassino (costumista per il cinema, la televisione e il teatro) – ha poi provveduto a consegnare gli ambiti premi del concorso nazionale, che sono andati, per gli Under 25, a Eugenio Radin “Per aver posto in luce la supremazia estetica dell’operazione, senza dimenticare la potente valenza morale, dimostrando come il cinema con coraggiosi tentativi sappia sottrarsi al rischio di ovvieta e routine di temi universali” (1° classificato, “Il figlio di Saul”); Mariangela Carbone, perché “La recensione restituisce del film la centralità del suo contesto, legando i personaggi all’ambiente, cogliendo così in pieno il senso dell’opera” ( 2° classificata, “Non essere cattivo”); Marco Castelli “Per aver evidenziato come il regista continui con rigore e maestria un originale percorso artistico che abbraccia la storia con lo spettatore, dove il passato è il cardine essenziale per comprendere il presente” (3° classificato, “Francofonia”). Tra gli Young Adult sono stati premiati
Elena Magnani “Per aver colto l’aspetto innovativo del film nel contesto della produzione italiana contemporanea e per averlo saputo analizzare con sapienza pop” (1° classificata, “Lo chiamavano Jeeg Robot”); Jacopo Barbero “Per essersi destreggiato con lucidità e competenza all’interno di un film e di una carriera intera stratificata e complessa, rilevandone aspetti tecnici e contenutistici portando alla luce il senso stesso di fare cinema” (2° classificato, “Ave, Cesar!”); e Francesco Riga, per “Un testo vivace come il film che racconta, capace di collocarlo al meglio nel percorso artistico del regista” (3° classificato, “Julieta”).
Come è nello spirito del concorso, i premi – un workshop redazionale con Minima&Moralia per un anno intero (per entrambe le sezioni), un carnet di ingressi al cinema del valore di 200 euro ciascuno, la partecipazione al Far East Film Festival 2017 di Udine come inviati di MYmovies (per gli Under 25) – saranno dunque un’occasione di crescita e formazione professionalizzanti, che Scrivere di Cinema da anni continua a voler garantire agli occhi e penne del futuro.