Se un pazzo è diverso in un mondo sano, in un mondo insano, il folle chi è? Probabilmente è proprio questa la prima domanda che si è posto Febo Quercia fra le 200 opere esposte a Napoli dal 3 dicembre 2017 al 27 maggio 2018 nella Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta. La mostra dal titolo “Il Museo della Follia: da Goya a Maradona” è curata da Sgarbi, il quale di certo non aveva previsto che la pulsante creatività degli artisti partenopei, avrebbe aggiunto valore ai noti percorsi figurativi di grandi maestri quali Francisco Goya, Franz von Stuck, Francis Bacon, Antonio Mancini, Vincenzo Gemito, Antonio Ligabue.
Nessuna scenata isterica, nessun artificio cruento, ma, in collaborazione con Radicinnoviamoci e il Polo Cultrale Pietrasanta, come sempre, L’Associazione Culturale NarteA lavora con stile. Dice ma non stradice.
“Insania – la follia dentro” è una visita guidata e teatralizzata in esclusiva il 18 e il 19 maggio 2018. Matteo Borriello, con il rispetto e la semplicità di chi spiega e dispiega il bello, sintetizza la storia della follia interiore degli sguardi che ci fissano dalle pareti, ci racconta dei loro fardelli, introduce l’ambiente intimo da cui sgorgano i monologhi degli attori. Roberta Frascati è voce pulita, radiodramma elegante che giunge tra il pubblico bisognoso di mentalizzare che “ l unica cosa che non si può fare è ignorare”. Ma se la verità è lucida, Raffaele Ausiello, deciso nel suo personaggio, ci mostra il pudore scomodo di un’ ”onda che arriva improvvisa e violenta e distrugge la tua felicità”. Diciamocelo, nessuno di noi è al riparo e Mario Di Fonzo lo sa “adesso che avete visitato la mia corteccia celebrale secondaria, adesso che avete respirato il buio dei miei pensieri, adesso, ditemi, cosa pensate che sia davvero la follia?”.
Consapevolezza nuda. Verità fedele ed ossessione devota.
Anita Laudando