Ultima giornata per Jazz & Wine of Peace, domenica 25 ottobre. E a sorpresa, nel giro delle inevitabili variazioni al programma causate dalla pandemia, Controtempo, che organizza la rassegna, incassa due “sostituzioni” eccellenti. In particolare, al postodel pianista Yaron Herman alle 17, a Villa Attems (Lucinico) arriva il notissimo pianista cubano Omar Sosa con il percussionista e batterista cubano Ernesttico. Omar Sosa è uno di quei nomi che non hanno bisogno di molte presentazioni. Classe 1965, nominato sette volte ai Grammy, è uno dei jazzisti più versatili e completi della sua generazione. Ernesto Rodriguez in arte Ernesttico vanta una prestigiosa carriera; si è esibito, tra gli altri, con Pino Daniele, Jovanotti (sue le percussioni del celebre brao “L’ombelico del mondo”), Gloria Estefan, Pat Metheny, Eric Marienthal, AlexAcuña, Noa, Zucchero. I due musicisti condividono un vocabolario musicale comune che deriva direttamente dalle loro radici afro-cubane, così come da un interesse condiviso ad accrescere le sonorità tradizionali con strumenti elettronici e suoni campionati.
Altra sostituzione di prestigio quella che chiude la 22.edizione del festival, alle 20.30 nel Teatro Comunale di Cormòns dove si tiene il concerto di Giovanni Guidi, pianista cresciuto sin da bambino sotto l’ala affettuosa di Enrico Rava e oggi fra le realtà più incoraggianti del pianismo jazz europeo, con la sua “Orchestra Little Italy”: un quintetto atipico in cui le singole voci si intrecciano, indipendentemente da un ruolo preordinato. Un gruppo che “… si poteva fare solo così sostiene Guidi, classe 1985, vincitore di numerosi premi tra cui il Top Jazz indetto dalla rivista Musica Jazz, come miglior nuovo talento 2007 e, con l’album “Ida Lupino”, il premio come miglior disco italiano del 2016. “Quando intuisco le doti di un giovane, lo coopto subito. Ma non è altruismo, mi diverto molto a suonarci.” – dice di Guidi Enrico Rava – “Vivendo in divenire ho bisogno di essere sorpreso e Giovanni Guidi è come Stefano Bollani e Gianluca Petrella: mi stupisce ogni volta. Ogni tanto il Jazz ci regala una splendida sorpresa: Guidi è la sorpresa più recente.” Insieme a lui si esibiscono il chitarrista Nicolò Francesco Faraglia, leader dello “SMÒS Octet” e collaboratore di Stefano Battaglia, il chitarrista Stefano Carbonelli che ha pubblicato di recente il suo secondo lavoro da solista, “Morphé”, mentre Federico Negri e Giovanni Iacovellasono due giovani talenti della batteria jazz italiana. Little Italy è un racconto, una storia di migrazione in musica, di quando erano gli Italiani a partire verso l’ignoto alla ricerca di fortune, opportunità o semplicemente dignità. È la storia attuale di cinque ragazzi che non avrebbero mai pensato di incontrarsi nello stesso appartamento, con le finestre che danno su quel mondo nuovo, tra i ricordi del passato e le speranze per il futuro, per rivivere insieme una nuova storia.
La giornata inizia alle 11, a Villa Codelli, a Mossa, dove si esibiscono i Dst, duo composto da Alberto Collodel e Simone Di Benedetto che presentano “Kinetic”, nuovo lavoro nato dalla preziosa presenza della cornetta e dell’elettronica di Gabriele Mitelli, con tutti i possibili sviluppi del progetto sul piano timbrico e comunicativo. Alle 14, sempre a Villa Codelli, il concerto del sassofonista brasiliano Alípio Carvalho Neto in duo con il batterista sloveno Gal Furlan.
Per la rassegna Jazz & Taste, doppia replica del concerto del chitarrista Balen López de Munain con la violoncellista Paola Zannoni, alle 13 all’Azienda agricola Polje e alle 18:30 al Museo Civico del Territorio, entrambi a Cormòns: un recital tra musica classica, folk dei Paesi Baschi ed etnojazz che passa in rassegna il percorso artistico del chitarrista di Bilbao, apprezzato esponente della corrente “world” già dagli anni ’80. Per i “concerti aperitivo” appuntamento all’Osteria Ristorantino in Taberna di Cormòns dove si potrà degustare anche il vitigno del giorno: il collio bianco.
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