Uno spettacolo per rivivere l’atmosfera di un transatlantico che ha fatto sognare tutte le generazioni appassionate di grandi navi e relitti
Sarà “La cameriera del Rex” ad aprire il ciclo degli eventi culturali collegati alla mostra “Nel mare dell’intimità. L’archeologia subacquea racconta l’Adriatico”, allestita fino al 1° maggio all’Ex Pescheria – Salone degli Incanti di Trieste e organizzata dal Servizio di formazione, catalogazione e ricerca dell’ERPAC e dal Comune di Trieste-Assessorato alla Cultura, con la collaborazione di numerosi partner italiani e stranieri.
Lo spettacolo, a ingresso libero, è in calendario per mercoledì 27 dicembre alle ore 17 all’Auditorium del Museo Revoltella, e vedrà Sara Alzetta interprete di un intenso ed emozionante monologo scritto da Pietro Spirito e accompagnato dalla musiche di Francesco De Luisa.
Imbarcata come cameriera sul Rex sin dal suo viaggio inaugurale, Alice ha vissuto dall’interno della nave i segreti, le contraddizioni e la decadenza di un’epoca destinata al naufragio. Una vita, quella a bordo del transatlantico non così scintillante come la propaganda di regime vuole far credere. Violenze, diserzioni, spionaggio e persino un tentativo di stupro. E un amore impossibile. Fino alla terribile vendetta. Alice intreccia in questo modo la sua stessa esistenza all’epopea del Rex, il transatlantico più grande mai costruito in Italia fino al 1991, varato nel 1932, e vanto della marineria italiana durante il ventennio fascista. Il Rex, che conquistò il Nastro Azzurro nell’agosto del 1933 coprendo a velocità da record la distanza fra Genova e NewYork, venne affondato l’8 settembre 1944 dagli aerei della Raf, informati dai partigiani, nel tratto di mare fra Capodistria e Isola, dove il relitto giace tuttora.