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La casa editrice triestina ItaloSvevo sarà presente anche quest’anno a Pordenonelegge con tre autori della collana Piccoli libri, grandi storie – la Piccola biblioteca di letteratura inutile della ITALO SVEVO (Lisa Ginzburg, Andrea Cortellessa e Raffaele Manica) e con l’editore, Alberto Gaffi. Venerdì 21 settembre alle 11.00 nel Ridotto del Teatro Verdi di Via Roma 2 (Pordenone) presenterà i suoi tre titoli Buongiorno mezzanotte, torno a casa di Lisa Ginzburg, PRAZ di Raffaele Manica e Monsieur Zero – 25 lettere su Manzoni, quello vero di Andrea Cortellessa.
Nell’occasione, la “ITALO SVEVO” S.r.l.s. offrirà delle anticipazioni sulla fondazione della nuova e specifica casa editrice che proseguirà il lavoro di start up svolto da Gaffi Editore in Roma S.r.l. in questi ultimi anni.
Quella del 21 settembre a Pordenonelegge rappresenta la prima partecipazione della nuova società editrice a un evento pubblico.
La “ITALO SVEVO” è nata come figura giuridica autonoma e indipendente dalla Gaffi, ha sede legale a Trieste in Via di Torrebianca, 21 e svolgerà tutte le sue attività editoriali dal Friuli Venezia Giulia (come socia AIE).
Il 22 ottobre, contestualmente alla presentazione del primo volume uscito per i tipi della nuova collana, sarà presentato il Collegio d’indirizzo editoriale con i suoi sette componenti in rappresentanza anche di enti culturali di Venezia e Lubiana.
“La società editrice triestina – commenta con soddisfazione l’editore Alberto Gaffi – nasce oggi a Trieste dopo cinque anni di rilancio dello storico marchio da me effettuato con la Gaffi editore in Roma, ma ora i tempi sono maturi per una sua indipendenza societaria radicata completamente nella capitale giuliana”.
La collana
Piccoli libri, grandi storie – la Piccola biblioteca di letteratura inutile della ITALO SVEVO.
Personaggi, libri, temi della letteratura diversi e diversamente centrati chiedono agli autori di questa collana di concentrare lo stile, mettere a fuoco l’essenziale, cucire a doppio filo un libro che abbia un numero limitato di pagine in modo che il rapporto tra queste ultime e il godimento della lettura sia sfacciatamente sproporzionato.
I volumi presentati e i loro autori
Buongiorno mezzanotte, torno a casa di Lisa Ginzburg
Quanti vivono lontano, sentono di voler tornare a casa, in una casa che però non c’è più; Lisa, a Parigi dal 2007, li ha ritratti nell’intimo tentativo di risolvere questo dilemma mentale. Una riflessione particolarmente significativa in un mondo ossessionato da un’unicità geografica costruita con l’idea di non dover mai perdere l’orientamento. Ma il rischio, ormai, è che dovunque ci si trovi, non ci sia più alcun luogo in cui poter tornare.
Lisa Ginzburg, vive e lavora a Parigi, dove è stata direttrice di cultura della Unione latina. Ha pubblicato con Feltrinelli il romanzo Desiderava la bufera (2002), la raccolta di racconti Colpi d’ala (2006). L’e-book La guerriera (Terra Ferma 2015). Il romanzo Per amore (Marsilio 2016). Ha curato con Cesare Garboli il testo di Natalia Ginzburg È difficile parlare di sé (Einaudi 1999). È autrice di una biografia (Anita. Racconto della storia di Anita Garibaldi, e/o 2005) e di due reportage (Mercati. Viaggio nell’Italia che vende, Editori Riuniti 2001 e Malìa Bahia, Laterza 2007). Nel 2017 ha vinto il Premio Letterario Nazionale Renato Fucini con la raccolta di racconti Spietati i mansueti, Gaffi (Gruppo ITALO SVEVO).
Monsieur Zero – 25 lettere su Manzoni, quello vero di Andrea Cortellessa.
Piero Manzoni è stato l’artista più dirompente del suo tempo. Se in vita veniva considerato uno zero, oggi gli zeri si moltiplicano nelle sue valutazioni di mercato. Questo saggio, diviso in 26 piccole monografie critiche, una per ogni lettera dell’alfabeto, verifica che ancora oggi i suoi paradossi (merda d’artista), mettono ancora in crisi i più inveterati pregiudizi sull’arte.
Andrea Cortellessa nasce a Roma nel 1968, dove vive e insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università statale Roma Tre. È considerato uno dei più dinamici intellettuali italiani, critico militante: ha curato testi e pubblicato saggi, realizzando decine di trasmissioni radiofoniche e televisive per la Rai. Ha resuscitato la storica rivista culturale Alfabeta (2) ed è nella redazione del Verri. Collabora regolarmente sui supplementi culturali dei principali quotidiani italiani: La lettura del Corriere della Sera, Tuttolibri de la Stampa, La domenica de il Sole 24Ore e su Alias del Manifesto.
PRAZ di Raffaele Manica.
Mario Praz (1896-1982) è stato uno dei più grandi intellettuali del Novecento, rimosso dalla memoria per colpa di una ingiusta diceria. Ma invece Mario Praz è stile puro, un raffinato collezionista capace oltre che conoscere anche di variare dagli oggetti alla storia delle idee. In questa vastità Manica affronta la vicenda di due suoi capolavori “La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica” e ovviamente di “Roma”. La prosa di Mario Praz viene svelata nei suoi tratti spiccati, perfino abnormi, e dunque tali da farsi identificare anche a occhi chiusi. Praz è un mondo di intuizioni e sensibilità che vanno ben oltre le sterminata vastità delle sue esperienze accumulate in tutta la vita.
Raffaele Manica, Classe 1958, professore di ordinario di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Roma “Tor Vergata” è autore di diversi saggi di critica letteraria, è stato fra i direttori di Nuovi Argomenti, tutt’ora collabora al supplemento cultura de il Manifesto “Alias”. Con il libro Exit Novecento (Gaffi 2007) ha vinto il Premio Napoli della giuria e per la sua opera complessiva il premio De Sanctis. Ha curato il Meridiano di Alberto Arbasino e di Enzo Siciliano.
Andrea Forliano
