Dopo il Convegno Internazionale di Studi organizzato all’interno del progetto “La guerra degli altri”– in cui i relatori, provenienti da Italia e Ungheria, hanno dibattuto insieme al pubblico sulla Grande Guerra, la sua memoria e le possibilità offerte dal centenario per coinvolgere i giovani in progetti didattici – i ragazzi delle scuole della provincia di Udine e di Gorizia coinvolti sono partiti per l’Ungheria e la Romania.
Il convegno – organizzato con la collaborazione dell’Associazione Culturale Italo-ungherese del Friuli Venezia Giulia “Pier Paolo Vergerio” e pensato come momento preliminare alla partenza – non è stato solo un momento di approfondimento e confronto, ma anche un’occasione di formazione per i docenti coinvolti nel progetto. Hanno suscitato interesse i richiami letterari del prof. Antonio Sciacovelli dell’Università dell’Ungheria occidentale che ha illustrato come nella prosa ungherese il carso isontino venga paragonato all’inferno dantesco. Particolarmente coinvolgente anche l’esposizione del prof. Tibor Szabó dell’Università di Szeged sulla presenza dei monumenti ungheresi a San Martino del Carso ed il posto che essi occupano nella memoria collettiva magiara.
Questo passaggio intermedio ha preparato le ultime fasi del progetto, che coinvolge studenti italiani e sloveni della Provincia di Gorizia, e che ora si avvia verso le sue fasi conclusive. Dal 19 al 22 aprile avranno infatti modo di visitare le città di Debrecen e Oradea da dove molti soldati ungheresi partirono per venire a combattere sul fronte isontino. Accompagnati dall’Associazione 47|04 porteranno a termine il progetto di storytelling georeferenziato iniziato in Italia e lo presenteranno al pubblico il 22 aprile a Oradea.
Durante queste giornate gli studenti italiani, sloveni e ungheresi avranno modo di confrontarsi sui temi della guerra e della pace, cercando di condividere emozioni ed esperienze vissute in questi mesi di conoscenza reciproca. Gli studenti ungheresi hanno preparato percorsi storici-turistici che presenteranno durante la visita. In particolare, a Oradea, è stata organizzata la visita al monumento del 4° reggimento Honvéd che combattè sul carso.
A suggellare la conclusione del progetto e per rimarcare l’importanza della pace fra i popoli, alle autorità istituzionali e scolastiche verrà donato il Vino della Pace simbolo del territorio friulano prodotto dalla Cantina Produttori di Cormons.