Si riaffaccia sul panorama musicale triestino il cantautore Adriano Doronzo, che dopo circa sei anni da La Rosa di Rudolf suo ultimo lavoro del 2011 è pronto ad incantare con la sua musica e la sua poesia i vecchi e nuovi estimatori. Accompagnato da Franco “Toro” Trisciuzzi alla chitarra, Massimiliano “Maxino” Cernecca alle tastiere e Sandro Perossa alle percussioni, Adriano Doronzo presenterà l‘ 11 Maggio alle ore 19,00 presso la Casa della Musica a Trieste il suo ultimo lavoro. L’album è un lavoro scritto completamente da Doronzo sia musica che testi che si è avvalso degli arrangiamenti di “Maxino” Cernecca solo per dare un suono avvolgente e musicalmente valido a tutta la sua fatica. Si risente ne La penultima vita molti punti in comune con il precedente lavoro La Rosa di Rudolf di cui è la naturale evoluzione di una trilogia iniziata nel 2010 con Favole Colorate. In questo nuovo lavoro che Doronzo svelerà in via Capitelli alla Casa della Musica di Trieste il prossimo 11 maggio alle 19,00 è vivo il discorso autobiografico iniziato nel 2010. La sua costante ricerca interiore assume un linguaggio fatto di metafore e simboli che accomunano e rendono visibili i suoi oltre ventennali studi in ambito essoterico,
occultistico e alchemico. E’ presente nella sua produzione l’influenza di cantautori come Franco Battiato e Francesco De Gregori, che l’autore ama citare come due dei maggiori ispiratori della sua poesia e della sua musica. Si ascolta nelle note di quest’ultimo lavoro anche l’influenza dell’inimitabile Fabrizio De Andrè specie in due brani che si potranno ascoltare giovedì: accenniamo a nostro modesto parere a Pace a l’Uomo e Anemos che a noi sono particolarmente piaciuti. Non manca nell’insieme dell’album anche la delicata voce della fisarmonica di Stanislaus Demba, che insieme agli arrangiamenti di Massimiliano Cernecca e alle chitarre di Franco Triscuzzi fanno da cornice alla matura voce di Adriano Doronzo che si aiuta nel suo poetare con la sua chitarra classica. Un invito ad ascoltare il disco giovedì 11 maggio alla Casa della musica e essere invogliati ad acquistare il CD per riascoltarlo, perchè no, in poltrona con un bicchiere di buon vino ed il profumo di un sigaro nelle prossime serate primaverili.
Carlo Liotti
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