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La serie A dopo 5 giornate

Dopo l’analisi sul mercato, ecco il commento sulle prime 5 giornate del campionato, primo congruo momento di analisi considerando il buon numero di partite disputate e primo step considerata la pausa per le partite delle nazionali che si disputeranno nelle prossime due settimane:

 

ATALANTA: non poteva esserci inizio migliore. 10 punti nelle prime 5 giornate  (in classifica 4 considerata la penalizzazione di 6 punti), 8 gol fatti, 7 subiti, ma soprattutto 2 vittorie in altrettanti scontri diretti (con Novara e Lecce), oltre a 3 punti con Palermo e il pareggio iniziale con il Genoa. Peccato per la sconfitta di Roma, arrivata però dopo una buona prestazione. In ogni caso, partenza sprint e penalizzazione eliminata dopo appena 3 giornate. La squadra di Colantuono, mister sempre considerato poco, ha impresso alla sua stagione un ritmo iniziale veramente notevole. Con questa grinta, con la conferma del buon gioco e il giusto mix fra esperienza e giocatori nuovi, può togliersi buone soddisfazioni, oltre a cogliere una salvezza che avrebbe un sapore decisamente speciale!

 

BOLOGNA: inizio deludente, anche se il calendario non ha aiutato. Sconfitte con Fiorentina e Inter, grave quella con il Lecce, pareggio a Torino con la Juve e ultimo ko a Udine. Squadra con seri problemi di gioco e priva di quella grinta necessaria per superare i momenti di difficoltà. Davanti fatica molto, 2 gol appena, e nessuno di Di Vaio (che è una notizia), difesa spesso lenta. Per Bisoli ci sarà molto da lavorare.

 

CAGLIARI: partenza sprint con le vittorie su Roma (all’Olimpico) e Novara, sconfitta di misura con il Palermo, pareggio in casa con l’Udinese e vittoria a Lecce. La squadra di Ficcadenti, in sella sulla panchina dei sardi da metà agosto, è la vera sorpresa del campionato. Senza molti innesti, come riferito anche sull’articolo relativo al calcio mercato, ha iniziato il campionato in maniera brillante e decisamente sorprendente!

 

CATANIA: inizio altalenante, ma comunque positivo grazie soprattutto alle 3 partite in casa e una buona predisposizione contro il bianconero! Pareggi con Siena e Juve, vittoria con il Cesena fra le mura amiche, per 5 buoni punti, sconfitta sonora (3 a 0) contro il Genoa in una partita il cui la squadra di Montella ha capito ben poco e scoppiettante 3-3 a Novara. Considerato il calendario si è capitalizzato molto, ma ci si attende ulteriori esami, in particolare, fuori casa.

 

CESENA: una delle varie delusioni di inizio campionato. Il calendario non ha certo favorito: Napoli e Lazio in casa, Catania e Milan fuori, però la squadra di Gianpaolo poteva uscire decisamente meglio da questo trittico di partite, considerando anche il gioco non così brillante. Il pareggio con il Chievo poi non ha migliorato molto la classifica. Ottima campagna acquisti che però, al momento, non sta dando i frutti sperati.

 

CHIEVO: c’è poco da dire. È il solito, confermatissimo, Chievo. Pareggio con il Novara, sconfitta con il Parma e vittorie con Napoli e Genoa, con il pareggio dell’ultima giornata a Cesena. La squadra di Di Carlo inizia bene il campionato, soprattutto fra le mura amiche. Ottime conferme da una società che si è piacevolmente abituata al campionato di serie A e che, continuando così, non farà particolare fatica a mantenerlo.

 

FIORENTINA: ottime prestazioni anche se risultati altalenanti, in ogni caso positivi considerando le previsioni iniziali. Ottima vittoria con il Bologna, giusto ko a Udine, si riprende poi con la buona vittoria sul Parma e la buona prestazione condita da un pareggio a Napoli, per poi ribloccarsi (solo per il risultato però) in casa contro la Lazio. 7 punti, la gran parte in casa, con delle buone prestazioni nonostante un Montolivo in rotta con la società e un Gilardino infortunatosi a Udine.

La cosa che ha colpito di più è il gioco, decisamente migliorato rispetto alla scorsa stagione. Che sia l’anno della rinascita?

 

GENOA: altra buona partenza. Pareggia in casa con l’Atalanta (a posteriori decisamente buon risultato), vince a Roma contro la Lazio e convince in casa contro il Catania, peccato per le sconfitte contro Chievo e Parma fuori casa. Malesani ha dato subito un buon gioco ad una squadra divertente con un Palacio in forma strepitosa. C’è però da registrare qualcosa per fare il salto di qualità.

 

INTER: prima fra le delusioni di inizio campionato. Perde a Palermo una partita da Pazza Inter, rimedia un pareggio assai deludente a Roma, e affonda a Novara. Cambia tecnico e vince a Bologna, con il carattere, ma anche con un accenno di gioco per perdere nuovamente in casa contro il Napoli, una partita condizionata però da gravi errori arbitrali. Prime partite imbarazzanti, in particolar modo per quanto riguarda il reparto arretrato, ma pure il resto non ne esce molto bene. Con Ranieri può risalire la china, ma c’è da lavorare molto sulla testa dei giocatori.

 

JUVENTUS: l’unica, con l’Udinese a non avere mai perso. Parte forte con il Parma in casa, buona vittoria a Siena, poi prestazioni meno convincenti a Torino contro il Bologna e a Catania, concludendo però il trittico con l’ottima vittoria in casa contro il Milan. Rispetto all’anno scorso è consapevolmente più forte, e questo si vede nella mentalità con cui affronta le partite, ma per capire dove può arrivare ci vuole ancora un po’ di tempo. In ogni caso molto bravo Conte, oltre alla società per un mercato finalmente da Juve.

 

LAZIO: inizio altalenante. Nella prima giornata mette sotto per 20 minuti il Milan facendo preoccupare le dirette concorrenti per un posto in Europa, ma cede alla distanza conquistando comunque un buon pareggio. Successivamente perde in casa con il Genoa, ma si riprende con la vittoria di Cesena, il pareggio contro il Palermo e i 3 punti a Firenze. Considerato la confusione con le dimissioni, poi ritirate, di Reja, l’inizio è buono, visto anche il calendario.

 

LECCE: parte male in casa contro l’Udinese, si riprende a Bologna con una buona vittoria, ma successivamente perde tre scontri diretti con Atalanta e Cagliari (in casa) e a Siena. Dal punto di vista difensivo parecchie lacune e in generale un gioco che non promette nulla di entusiasmante. Stagione difficile considerando anche un mercato abbastanza al risparmio e un tecnico debuttante che non sembra aver dato la sua impronta sulla squadra.

 

MILAN: complice le molteplici assenze, il campionato dei rossoneri è partito un po’ tanto in sordina. Pareggio in casa con la Lazio, con molta fatica, sconfitta a Napoli, pareggio con l’Udinese e vittoria con il Cesena, ma sconfitta decisamente meritata a Torino contro la Juve. 5 punti in 3 partite fra le mura amiche e 2 sconfitte in altrettanti scontri diretti fuori casa, per una squadra che punta alla scudetto non sono moltissimi, ma ci sono parecchie attenuanti. In attesa del rientro degli infortunati si è cercato di limitare i danni, contro squadre comunque in buono stato di forma.

 

NAPOLI: parte alla grande vincendo e convincendo a Cesena e contro il Milan. Poi si blocca perdendo a Verona contro il Chievo e rimediando un pareggio, con non poche difficoltà, al San Paolo contro la Fiorentina, ricominciando però il cammino vincendo a Milano contro l’Inter. Prime partite decisamente positive per la squadra di Mazzarri che, nonostante la Champions (ottimi risultati pure lì), si conferma come una delle pretendenti per i primissimi posti.

 

NOVARA: buon pareggio con il Chievo alla prima, perde a Cagliari, fa il colpaccio alla prima in casa contro l’Inter, per poi perdere a Bergamo con l’Atalanta, raccogliendo un pareggio in casa contro il Catania. Considerato il buon inizio delle squadre affrontata (a parte l’Inter), non si può rimproverare molto alla squadra di Tesser, a cui però è mancato qualcosa nella gestione delle partite lottando però fino alla fine per recuperare il risultato. Carattere c’è, mancano un po’ d’esperienza e un pizzico di fortuna che avrebbero consegnato qualche punto in più in classifica

 

PALERMO: la stagione parte con la solita burrasca Zamparini, che si dimostra bravo e fortunato con la scelta di Mangia. Vince una partita divertente contro l’Inter, perde a Bergamo contro l’Atalanta, vince in casa contro un buon Cagliari, pareggia fuori con la Lazio e vince in casa contro il Siena. Considerando anche il calendario non certo facilissimo, porta a casa 10 punti inaspettati alla vigilia, frutti di un calcio scoppiettante. Sorpresa considerando l’allenatore debuttante, che aveva avuto esperienze solo in squadra giovanili, e una squadra meno competitiva del passato.

 

PARMA: buoni 6 punti, nonostante qualche perplessità relativa al gioco, frutto delle vittorie in casa contro il Chievo e il Genoa, ma 3 sconfitte a Torino contro la Juve e a Firenze (entrambe sonanti) e in casa contro la Roma. Certo, il calendario ha imposto subito trasferte difficili, però il gioco ha un po’ scarseggiato in questo inizio. C’è da registrare molto in difesa (10 gol subiti) e da migliorare dal punto di vista caratteriale, viste le mancate reazioni nei momenti di difficoltà. Inoltre, fin qui sembra molto Giovinco dipendente.

 

ROMA: inizio molto difficile per Luis Enrique, considerata la sconfitta iniziale contro il Cagliari, il pareggio a Milano contro l’Inter e il pareggio in casa contro il Siena. Si rifà però con le vittorie a Parma e in casa contro l’Atalanta, frutto di prestazioni decisamente migliori. Considerato la rosa 8 punti sono un buon inizio, visto anche che gli schemi del tecnico spagnolo stanno iniziando a dare buoni frutti. Dopo il pessimismo iniziale, la stagione sembra finalmente dare soddisfazioni alla tifoseria giallorossa.

 

SIENA: 5 punti in altrettante partite. Inizia con il pareggio a Catania, perde in casa con la Juve, pareggia a Roma contro i giallorossi, vince e convince uno scontro diretto in casa contro il Lecce, e perde a Palermo. Calendario non certo agevole, ma buone prestazioni per un tecnico all’esordio nel massimo campionato. 4 punti negli scontri diretti sono un buon inizio per una squadra che gioca bene.

 

UDINESE: dopo l’inizio dello scorso campionato (1 punto in 5 partite) una partenza del genere non era forse nemmeno nei sogni dei tifosi friulani. Parte bene a Lecce, per confermarsi in casa contro la Fiorentina. Cala un attimo, sia per quanto riguarda i risultati che le prestazioni fuori casa contro Milan e Cagliari, confermandosi però con la vittoria di Udine sul Bologna. Abbonata alle vittorie per 2-0 impressiona dal punto di vista difensivo (1 gol in 5 partite) e per il gioco, spumeggiante come l’anno passato nonostante le illustri cessioni. Ottimo, come sempre Guidolin, e buone scoperte come da sempre accade. Messi a zittire i mugugni iniziali (fra i quali quelli di chi scrive), hanno ancora una volta ragione i Pozzo.

 

Rudi Buset

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About Rudi Buset

Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti dal 2013 Diplomato presso l’ITC Einaudi nel 2007, lavora presso una carpenteria leggera artigiana. Impegnato nel sociale e in politica, da anni collabora con diverse realtà del suo territorio con particolare attenzione al mondo dell’associazionismo. Appassionato di tutto ciò che riguarda l’uomo in quanto “animale politico” oltre che allo sport (in primis il calcio).

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