“Appuntamento con la Torre della Comunicazione”
sulla piattaforma didattica
dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’
Nei giorni della quarantena, i popoli di tutto il mondo si rifugiano nelle canzoni: qual è il loro potere taumaturgico? Prima ancora del linguaggio, la musica ha rappresentato un potentissimo strumento evolutivo per la specie umana: collante sociale, veicolo di conoscenza, testimonianza di stati d’animo e di amore, la musica – e le canzoni – sono anche uno strumento di conforto.
Il prof. Michelangelo Iossa – docente del Laboratorio di Musicologia dell’Università ‘Suor Orsola Benincasa’ – rievoca lo scritto di Daniel J. Levitin “Il Mondo in Sei Canzoni” concentrando la sua attenzione sulle ‘canzoni di conforto’. Dai canti delle madri delle tribù del Centro Africa alla ninnananna sviluppatasi in Europa, passando per “God Bless America” o“Volare / Nel Blu dipinto di Blu”.
Le canzoni sono, naturalmente, molto più di uno svago; la musica è elemento fondante della nostra identità di specie. Senza la musica non saremmo quello che siamo.
SABATO 2 MAGGIO 2020 (dalle 18.00 alle 19.00) le ‘canzoni di conforto’ saranno al centro del terzo “Appuntamento con la Torre della Comunicazione”, un ciclo di incontri settimanali che si tengono on-line sulla piattaforma didattica dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ di Napoli ogni sabato pomeriggio e che sono curati dal giornalista e docente universitario Michelangelo Iossa, responsabile branding e comunicazione della Torre della Comunicazione dell’ateneo suororsolino.
Una ‘media tower’ multimediale che sorge al centro di un complesso monumentale plurisecolare; la Torre della Comunicazione del “Suor Orsola Benincasa” di Napoli è una struttura unica nel suo genere, in cui comunicazione, tecnologie e humanities si fondono in una proposta innovativa: luogo di formazione, media center e media service.