Ha vinto il premio Nobel per la letteratura per la sua “opera polifonica, un monumento al coraggio e al dolore della contemporaneità”. SaràSvetlana Aleksievic, scrittrice e saggista metà ucraina e metà bielorussa, la protagonista del secondo appuntamento della Festa della Letteratura e della Poesia, in calendario mercoledì 16 marzo alle 18 nella splendida cornice delCaffè degli Specchi. I soci di “Poesia e Solidarietà”, sotto la regia di Gabriella Valera ed Enzo Santese, daranno vita a un percorso di letture dal Premio Nobel dell’anno scorso. Scrittrice tormentata che oscilla fra cronache di guerra e rielaborazione d’autore, di Svetlana Aleksievic verranno proposti
passi dallo sconvolgente romanzo “Ragazzi di Zinco”, che racconta la guerra russo-afghana, in cui la crudezza dei racconti dei giovani russi ritornati in patria, ormai completamente ridotti ai loro terribili ricordi, si alterna alle disperazioni delle madri: “Madre, ti abbiamo riportato tuo figlio”, sono le parole con cui viene riconsegnata la bara di zinco al cui interno c’è il corpo senza vita di un giovane uomo. Ma la disperazione è anche dei padri, che non reggono alla tremenda realtà di dover fare tutto quello che al figlio avrebbe dato gioia, andando a portar fiori sulla sua tomba. C’è anche chi dall’Afghanistan torna vivo, ma diverso dall’uomo che era prima della partenza, prima della guerra. A parte le ferite o le mutilazioni, qualcosa nei loro animi non è più come prima, come uno specchio impossibile da ricomporre. E solo una volta tornati quei giovani uomini si rendono conto che l’inferno vissuto è stato perfettamente inutile. Il romanzo è un intreccio di storie raccontate, che diventa racconto d’autore. La stessa poesia si ritrova nel romanzo “Preghiera per Chernobyl” e “La guerra non ha un volto di donna”, da cui verranno lette alcune pagine. Le letture saranno intervallate da interventi musicali della pianista Antonina Tea Sala su musiche di Chopin.