E’ una lettura della Resistenza a Pordenone, fatta a partire dai luoghi e dai documenti, quella proposta in “Libertà!”, saggio a cura di Pietro Angelillo e Sigfrido Cescut, edito dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone, che verrà presentato sabato 10 ottobre alle 17 nel Convento di San Francesco dagli autori e dall’assessore Claudio Cattaruzza. I due autori, giornalisti e studiosi in particolare della lotta partigiana di liberazione dal nazifascismo a Pordenone propongono un insieme di itinerari nel tempo, nei luoghi e tra i protagonisti della Resistenza, tra cui Terzo Drusin e Franco Martelli. Troveremo così luoghi conosciuti e sotto gli occhi di tutti, oggi sede di istituzioni, alberghi, scuole, che tra il 1944 e il 1945, ospitarono la spietata e sanguinaria macchina repressiva nazifascista. E dal Libro Matricola del carcere spuntano
rastrellamenti, deportazioni e fucilazioni. I detenuti in quell’anno passarono significativamente da trecento a tremila. “Questo Registro matricola detenuti – scrive nella sua presentazione l’attuale direttore del carcere – per molti anni conservato nella casa circondariale di Pordenone, finalmente sottratto all’incuria degli uomini e gratuitamente restaurato dalle mani di un detenuto della Repubblica di Moldavia, viene conferito all’Archivio di Stato di Pordenone, affinché non vada dispersa una pagina della storia del dolore di quella forte generazione di uomini che soffrirono, a pegno di un futuro migliore, nei tragici anni della seconda guerra Mondiale”. Pietro Angelillo e Sigfrido Cescut hanno dedicato il libro a Mario Bettoli L’Innominato, Giuseppe Giust Vitas, entrambi presidenti dell’Anpi provinciale e ad Arturo Zambon Comici che ha presieduto l’Istituto provinciale di storia del movimento di liberazione e dell’età contemporanea. Tutti e tre comandanti partigiani, venuti a mancare nel 2012. Il libro si completa con un corredo fotografico dei luoghi interessati e di una parte documentale.
Le foto dei luoghi sono di Alessandro Ruzzier