30 novembre 2016 – Rileggere la propria vita attraverso le mille esperienze regalate da uno dei mestieri più affascinanti della modernità. È questa la sfida de “Il gatto rosso. Tasi, picio, te prego”, il nuovo libro di Luciano Ceschia, edito quest’anno da Mgs Press di Trieste, che oggi alle 18 nella sala Corgnali, in Riva Bartolini, a Udine, sarà protagonista del nuovo appuntamento con ”Dialoghi in Biblioteca”, il ciclo di incontri organizzato dalla biblioteca civica e dall’assessorato alla Cultura. Dialogherà con l’autore il giornalista Luciano Santin.
È possibile piegare la propria vita alle stesse regole che si applicano al buon giornalismo, cioè rispondere sempre alle domande chi, come, dove, quando, perché? Può sembrare un’impresa disperata e con molti rischi. Perché si paga alla coerenza un prezzo molto alto fatto di dimissioni che volano come farfalle, di lavoro frenetico (per cui ti accorgi che i figli nel frattempo sono arrivati all’università) e, soprattutto, di farsi la fama di “non affidabile”, secondo le regole della politica che impongono accomodamenti, mediazioni continue, strizzatine d’occhio.
Raccontare sessant’anni di professione, da precario a direttore, nella tua città, nella regione e poi in giro per l’Italia, portandosi dietro il bagaglio di contraddizioni di cui è imbevuta la tua radice di triestino, senza farne una biografia, tantomeno un’agiografia, valorizzando gli aneddoti che ammorbidiscono il tono e spesso rivelano la sostanza degli avvenimenti e delle persone: è la sfida affidata a questo libro nato dalle chiacchiere con gli amici che, ormai troppo spesso, provocavano con la battuta: “Hai il coraggio di scrivere queste cose?”. Magari senza dimenticare la massima di Charlie Chaplin: “Un giorno senza una risata è un giorno sprecato”.
Luciano Ceschia ha 82 anni ed è stato direttore di diverse testate giornalistiche, tra le quali “Il Piccolo” di Trieste. È stato per dieci anni segretario generale della Fnsi. Recentemente è stato eletto presidente onorario dell’Assostampa Fvg.