Dopo neanche due settimane dalla nascita di un “nuovo partito” degli “onesti” dopo l’investitura dell’ immacolato Angelino Alfano, siamo tornati alle solite faccende del faccendiere “Unto”. Non se ne può più, ma ormai siamo talmente abituati al fetore che non ci facciamo neanche più caso. L’importante per questa nostra italietta è continuare a subire strette e sacrifici in nome di una speranza che per tutti vengano momenti migliori. Si continua a gridare agli spreconi operai che non vogliono lavorare ad andare in pensione solo dopo”quarantanni” di lavoro alle fornaci o agli alto forni, agli operai che anzicchè fare bunga bunga continuano a vivacchiare con millecento o milletrecento euro al mese anzicchè accontentarsi di lavorare gratis per salvare le aziende nel nostro grande amministratore pubblico e salvare le sue aziende. E non parliamo di quella sporca classe di pennivendoli bugiardi e “comunisti” che ogni giorno trovano solo malafede e interessi personali negli atti di Berlusconi e dei suoi leccapiedi. Anche stavolta con quelle poche righe inserite nel testo della manovra economica, viene alla luce che il nostro tronfio presidente predica bene e razzola male. Ancora una volta con pacche sulle spalle e larghi sorrisi ha tentato di salvare gli interessi propri, non solo quelli degli italiani a cui dice di sacrificarsi per salvarli dal buoi comunismo e dalla preoccupazione di non vedere più bambini in giro , “perchè – come si diceva una volta – vengono ancora mangiati dai rossi”. Siamo sempre più un popolo di pecoroni che accettiamo tutto e ringraziamo anche il suo socio Bossi che tappandosi il naso continua ad appoggiare un governo solo per poter continuare ad essere al governo. Una volta che si è capito che nessuna opposizione è in grado di rappresentare un leader capace di risollevare le sorti di questa malridotta Italia, dobbiamo ancora una volta ringraziare l’unico vero italiano che cerca di ostacolare questo marciume. Ma fino a quanto riuscirà, un uomo solo come il Presidente Napolitano, ad argine questo mare di vergogna? Fino a quando i falsi puritani continueranno a amostrare disgusto e permetteranno a questa classe politica di vivacchiare e continuare a sperperare le risorse di una nazione che ogni giorno si trova più debole e più vecchia. Una nazione allo sfascio che mostra all’apparenza solo gente impomatata in giro con SUV e macchinoni, con personaggi come Lele Mora e Fabrizio Corona, come giornalisti alla Emilio Fede e onesti parlamentari come i corvi attorno al berlusconismo e alle sue porcate, e continua ad accusare gli sporchi operai e le mezze maniche degli impiegatucci di non farsi gli affari loro ed invece di lavorare gratis per permettere a questa gentaglia di continuare il loro stile di vita, si permettono anche di criticare quel santo uomo che ci difende dalla mera voglia di fare come Lui. Come anni orsono, cantava De Gregori : Viva l’Italia, l’ Italia che… purtroppo non riconosco più e che giorno dopo giorno fiacca sempre più la mia gioia di gridare al mondo intero che sono fiero di essere italiano – nonstante tutto! –
Enrico Liotti
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