APPUNTAMENTO ALLA STAZIONE DI FIRENZE SMN
IN TESTA AI BINARI, LATO VIA DEGLI ALAMANNI
Sarà un viaggio lungo i tracciati ferroviari delle regioni della Toscana, Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta, ricchissimo di appuntamenti e incontri con le associazioni attive sul territorio e i rappresentanti delle istituzionali.
Si parte il 18 giugno dalla stazione di Firenze sulla linea della Garfagnana, diretti ad Aulla, via Lucca. Sia a Firenze che ad Aulla si terranno degli incontri con le associazioni attive in Toscana. Nel pomeriggio la carovana proseguirà per Genova, attraverso le Cinque Terre, ed incontrerà esponenti delle associazioni liguri. Il 19 giugno, dopo un’escursione sulla ferrovia Genova-Casella, si proseguirà alla volta di Ceva, via Savona. Su alcuni tratti della linea Ceva-Ormea, verrà sperimentato dai partecipanti il ferro-ciclo. Ad Ormea è previsto un incontro con il sindaco della cittadina piemontese, sostenitore della valorizzazione delle linea in chiave turistica. In serata la Maratona raggiungerà Savigliano, sede del Museo Ferroviario Piemontese. Nella mattina del 20 giugno, dopo una visita al Museo, è previsto l’incontro con l’Assessore Regionale Francesco Balocco mentre, nel primo pomeriggio, la carovana proseguirà alla volta di Aosta per incontrare autorità ed associazioni della Valle e sollecitare la riapertura della linea di Pré Saint Didier.
Giusto per capire meglio il senso di una iniziativa come la Maratona Ferroviaria, è utile ricordare che nel 2012 la Giunta della Regione Piemonte decise di sospendere il traffico passeggeri su 13 linee ferroviarie locali privando dei treni gran parte delle Langhe, del Monferrato, della provincia di Cuneo e della Val Pellice. Sono venuti meno anche collegamenti interregionali, come il Casale Monferrato-Mortara-Milano. Successivamente anche la Valle d’Aosta ha sospeso il traffico sulla linea di montagna di Pré Saint Didier. Questi provvedimenti sono ancora reversibili. Si tratta di ferrovie tuttora armate e, in qualche caso, ricostruite in anni relativamente recenti, come per la Asti-Alba e la Mondovì-Saluzzo.
AMoDo, in accordo con le associazioni piemontesi e valdostane attive localmente, auspica un pronto ripristino delle ferrovie “sospese”, ad uso turistico, come è già stato fatto da Fondazione Fs per la Novara-Varallo e la Ceva-Ormea, ma anche – dove esiste un certo traffico potenziale – ai fini del trasporto pubblico locale, in alternativa a strade spesso congestionate, specie in prossimità dei centri urbani, e vista la scarsa appetibilità dei servizi sostitutivi con autobus.
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