Le bellissime strade della Valpantena hanno visto anche quest’anno transitare i concorrenti del Revival Rally Club Valpantena, la gara automobilistica di Regolarità sport giunta oramai alla 18^ edizione andata in scena lo scorso 14 novembre. Numerose le modifiche apportate alla competizione rispetto al programma iniziale causa la ben nota pandemia. Il Club rallystico promotore dell’evento ha provveduto anzitutto ad una riduzione delle giornate di gara e del percorso, concentrando in una unica giornata 4 prove cronometrate, la “Alcenago”, la Roverè ”, la “Praole” e la “San Francesco” (tutte da ripetere 2 volte) e rinunciando a malincuore ad alcune prove che erano entrate ormai di diritto nel cuore dei piloti e degli appassionati. Parafrasando però il detto popolare non tutti i mali vengono per nuocere bisogna riconoscere che la competizione è così risultata più snella e “tirata” per i concorrenti che sicuramente non avranno avuto modo di annoiarsi nei riordini e nei trasferimenti.
La gara, secondo quanto previsto dal protocollo Covid-19, è stata organizzata a porte chiuse non consentendo quindi l’accesso al pubblico nelle zone di partenza, arrivo e riordini; si è cercato inoltre di limitare il più possibile la presenza di piloti e navigatori in loco nelle fasi di verifiche tecniche e sportive predisponendo apposite autocertificazioni da consegnare in orari predefiniti per gruppi di equipaggi al fine di evitare il più possibile il rischio derivante da assembramenti.
Un ulteriore notevole sforzo è stato poi compiuto nei confronti del pubblico, solitamente parte attiva e preponderante in manifestazioni del genere, che sui canali di comunicazione dell’evento è stato esplicitamente invitato a rimanere a casa e a non recarsi sulle prove dove, a differenza delle scorse edizioni, non sono state allestite postazioni dedicate.
E il pubblico ha risposto responsabilmente tanto che, a detta dei piloti, lungo le prove cronometrate l’atmosfera era quasi surreale, con pochissime persone ad assistere al transito delle vetture; ha fatto eccezione la prova cronometrata di “San Francesco” dove nel tratto finale del percorso, quello in prossimità dell’abitato omonimo e caratterizzato da una serie di tornati in sequenza, si è radunato un discreto numero di appassionati che – seppur cercando di mantenere la distanza e indossando la prescritta mascherina protettiva – non hanno voluto mancare all’appuntamento con lo spettacolo offerto da questi artisti del volante.
Il Protocollo Covid-19 non ha neppure permesso quei momenti di aggregazione fra i partecipanti come pranzi, cene e ristori lungo il percorso che hanno da sempre caratterizzato questa manifestazione, tutto infatti si è svolto in maniera pressoché asettica tanto che gli ultimi concorrenti non hanno nemmeno trovato il Controllo orario finale a Grezzana, annullato per le note misure di sicurezza, mentre gli addetti provvedevano a smontare velocemente il palco di arrivo. Un momento forse un po’ amaro per chi si è ritrovato a terminare così la gara ma una decisione indiscutibile visto che si è trattato di salvaguardare la sicurezza e la salute di tutti.
Per quanto riguarda invece i risultati sportivi – ricordiamo che a differenza dei rally la Regolarità sport prevede un tempo imposto nelle prove cronometrate da rispettare al centesimo di secondo – la gara se la sono aggiudicata Marco Maiolo e Maria Teresa Paracchini sulla bellissima Porsche 911 RSR con 25,00 penalità, abilissimi nel conquistare il gradino più alto del podio nell’ultima prova cronometrata ai danni di Andrea Giacoppo e Nicola Randon (Lancia Fulvia HF, 32,00 ppenalità), primi fino a quel momento e classificatisi poi al secondo posto della graduatoria assoluta.
Terzo posto per Luigino Gennaro e Stefano Bovio su Opel Kadett GTE distanziati di pochissime penalità dai primi due (35,00 in totale), mentre il quarto posto se lo sono aggiudicati i veronesi Alessandro Zanchi e Marco Lotti con una Volkswagen Golf GT dalla livrea pulitissima come poche. Si sono dovuti invece accontentare della quinta posizione assoluta Giordano Mozzi e Stefania Biacca, fra i favoriti alla vittoria, anche loro su Opel Kadett GTE.
Indipendentemente dai risultati finali ottenuti da ognuno, la soddisfazione di portare a termine la gara ed il divertimento provato da tutti i concorrenti in una giornata baciata da uno splendido sole autunnale hanno ripagato gli enormi sforzi fatti dall’organizzazione che con caparbietà ha voluto confermare l’evento nonostante le difficoltà che il Covid-19 ha creato.
Dario Furlan