Sabato 20 gennaio al Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica arriva finalmente l’attesa performance dal vivo: Marilena Paradisi e Kirk Lightsey presentano in concerto Some Place Called Where! Pubblicato dalla norvegese Losen Records, questo nuovo lavoro è un disco importante e ambizioso, al tempo stesso delicato, intimo e prezioso, per voce e pianoforte: la stessa combinazione di note e sensibilità che approda all’Auditorium romano per un concerto da non perdere.
Bunny Mellon, il principale arbitro dell’America di gusto superiore, viveva secondo il motto “Nulla deve essere visto”, il che significa che per raggiungere la vera bellezza estetica, nulla deve emergere. Come principio di definizione descrive perfettamente la squisita maestria del pianista ottuagenario Kirk Lightsey attraverso ognuna di queste sette cover e una originale. E Lightsey ha trovato un partner idealmente simbiotico nella cantante italiana Marilena Paradisi. In quello che è il suo secondo album interamente eseguito in inglese, Paradisi dimostra la stessa accattivante capacità di fondersi completamente con le canzoni senza smorzare i loro differenti stati d’animo.
Il duo si apre con il Portrait contemplativo di Mingus, “disegnando” immagini tonali profondamente personali basate su esperienze e osservazioni di tutta una vita. Il Some Other Time meravigliosamente agrodolce si collega a un Autumn Nocturne malinconico, all’oscuro rivelatore Soul Eyes e lo staccato di Little Waltz di Ron Carter, che aumenta costantemente di intensità mentre procede dalla dolce gioia al livido sconforto. Esplorando sentimenti romantici più appaganti, aggiungono un entusiasmante Like a Lover e una interpretazione estatica della title track di Wayne Shorter e Dianne Reeves.
Paradisi e Lightsey (alternando pianoforte e flauto) si chiudono con il brano scritto in cooperazione, Fresh Air, un’avventura che scorre dolcemente “verso la luce”, viaggiando non verso una ricompensa celeste ma verso piaceri più terreni e sensuali.