Martedì sera al Lunatico Festival Giuliano Scabia, grande poeta, drammaturgo e cantastorie del “teatro vagante” allestirà all’impronta la sua commedia.
“Commedia di matti e assassini” racconta di cinque persone, che in furgone escono dall’ospedale psichiatrico giudiziario per andare a recitare la Commedia di matti assassini, da loro scritta e inscenata. Chi è l’autore della commedia? Forse colui che dice di essere lo psichiatra, anche lui matto assassino. E cosa racconta il testo? Di un incredibile viaggio, prima nella perdita della memoria, poi attraverso deserto, labirinto, ghiaccio e notte, in direzione di un luogo dove si ode risonare una battaglia. Ormai trasformati in cavalieri, i cinque al galoppo giungono al margine estremo, e …
Il finale è così misterioso, che non va a nessun costo rivelato.
Come si devono atteggiare gli attori per impersonare i matti assassini? Come i più normali noi, senza stigmi, senza segni o stereotipi di follia.
Commedia di matti assassini fa parte del ciclo del Teatro Vagante (in questo caso il furgone che porta la compagnia dal manicomio/carcere al luogo dove si recita). È inedita – l’autore la sta sperimentando. Ha avuto una parziale messa in scena nel laboratorio Santa Cristina curata da Giorgio Sangati, Luca Bargagna e Luca Ronconi, nel 2012. Nel luglio del 2015 è stata recitata dall’autore durante il festival della Fortezza, a Volterra, in forma di simposio, dialogando con Massimo Marino.
Ingresso libero