Le iniziative della Green Week nella provincia di Treviso saranno inaugurate martedì 26 febbraio a Pieve di Soligo,dove Fondazione Francesco Fabbri ospiterà il convegno
. Dopo i saluti di Viviana Carlet, coordinatrice Fondazione Francesco Fabbri, e Stefano Soldan, sindaco di Pieve di Soligo, e l’introduzione di Roberto Masiero, docente di Storia dell’architettura all’Università IUAV di Venezia,si alterneranno gli interventi di Benedetta Castiglioni, docente di Geografia dell’Università di Padova, Federico Della Puppa, dottore di ricerca in Economia Montana e dell’Ambiente all’Università IUAV di Venezia, Andrea Ferrazzi, direttore Confindustria Dolomiti e coordinatore nazionale Confindustria Montagna, e Gianmaria Sommavilla, direttore unità organizzativa forestale est della Regione Veneto.
L’impianto trevigiano, per la sua collocazione geografica, ha sempre rivestito un ruolo di importanza strategica come porta verso il Nord: effettua infatti la ricompressione del gas naturale lungo i gasdotti paralleli di importazione dalla Russia: si tratta di fatto di uno degli snodi cruciali della rete di Snam e del distretto nord orientale del gruppo, che sovrintende alla gestione della rete gas italiana nelle regioni del nordest ed impiega complessivamente circa 160 persone. In sostanza l’impianto di Istrana effettua la ricompressione del gas naturale lungo i gasdotti paralleli di importazione dalla Russia. L’impianto, come le altre 12 infrastrutture analoghe in esercizio in tutta Italia, ha la funzione di imprimere al gas naturale la pressione necessaria a farlo viaggiare nella rete dei gasdotti, svolgendo un ruolo fondamentale nell’assicurare a famiglie e imprese le forniture energetiche di cui hanno bisogno per riscaldare le case e alimentare le industrie, nel rispetto dell’ambiente e del territorio.”Sono in corso importanti investimenti per mantenere l’impianto all’avanguardia dal punto di vista ambientale. In particolare, è prevista la sostituzione di 2 turbocompressori con macchine più efficienti e a emissioni inferiori, oltre all’installazione di sistemi di movimentazione valvole con attuazione elettrica, che consentiranno di azzerare le emissioni di gas non combusti in atmosfera. Inoltre, sempre in ottica di efficientamento energetico, verrà realizzato un impianto di trigenerazione per la produzione di energia elettrica e di acqua calda e fredda per i servizi dell’impianto e saranno installati corpi illuminanti a led per l’area esterna. L’investimento ammonta a circa 50 milioni”, racconta Derchi.
Più in generale nel 2017 le spese di Snam rivolte alla tutela dell’ambiente, dalla protezione dell’aria, del clima, del suolo e del sottosuolo alla difesa della biodiversità e alla gestione dei rifiuti, sono state superiori a 120 milioni di euro. Nell’ambito del proprio piano strategico al 2022, l’azienda ha varato un progetto (“Snamtec”) focalizzato su tecnologia, innovazione, sostenibilità e transizione energetica, sostenuto da 850 milioni di euro di investimenti; di questi, circa 600 milioni saranno destinati a iniziative di efficienza energetica, gas rinnovabile (biometano) e riduzione delle emissioni.
Il giorno successivo, mercoledì 27 febbraio, aprirà le sue porte Amorim Cork Italia, filiale italiana del Gruppo Amorim, la prima azienda del mondo per il riciclo dei tappi in sughero, ottenendo così dal prodotto rilavorato materiale per l’edilizia, la coibentazione, l’abbigliamento, la meccanica e l’aeronautica spaziale.
La sostenibilità ambientale riveste una particolare importanza per Amorim Cork Italia, approdata nel nostro Paese nel 1999 per produrre tappi di sughero in un territorio a vocazione vinicola. Infatti, l’interesse primario dell’azienda è quello di rispettare e tutelare le foreste che forniscono la materia prima, premessa che si traduce in quello che l’ad Carlos Santos chiama “approccio trasversale” alla sostenibilità, ovvero un’attenzione all’impatto ambientale che si estende lungo tutto il ciclo produttivo. Alla scoperta non solo di un’azienda, ma anche dell’intero mondo della lavorazione del tappo in sughero – dalla pianta al prodotto finito: potrebbe definirsi così una visita alla Amorim Cork Italia di Conegliano, filiale italiana del gruppo portoghese Amorim, già da quattro generazioni attivo nel settore e che oggi lavora un terzo della produzione mondiale di sughero. Il gruppo è approdato nel nostro Paese nel 1999 per produrre direttamente tappi di sughero in un territorio a vocazione vinicola, ed oggi copre il 25% del mercato nazionale del settore.
A TRENTO IL FESTIVAL DELLA GREEN ECONOMY
Da venerdì 1 a domenica 3 marzo Trento sarà la capitale della Green Week con il Festival della Green Economy, che radunerà imprenditori, esperti e operatori per un confronto sullo sviluppo sostenibile.
L’ottava edizione della manifestazione diffusa sulla sostenibilità e la green economy, promossa da ItalyPost assieme a Fondazione Symbola, Buone Notizie del Corriere della Sera, Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento, Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Edmund Mach, MUSE – Museo delle Scienze, Trentino Sviluppo, Comune di Rovereto, e curata da Goodnet – Territori in Rete, con la partnership di Scania, APT Valsugana Lagorai, Porto di Venezia, UNIC – Concerie Italiane, Autostrada del Brennero, Mubre e Trentino Progetti, la partecipazione di Melinda e BIT Spa Credito Cooperativo, con Egea come editorial partner, Fondazione Francesco Fabbri e Progetto Manifattura come content partner, Lattebusche, Loison, Lurisia come partner tecnici e con la collaborazione della Commissione Europea, vedrà quest’anno una serie di importanti novità.