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Materiali per una tragedia tedesca Un serial teatrale a puntate prodotto da CSS  dal 28 nov. all’8 dic. 2015 Udine, Teatro Palamostre

Materiali per una tragedia tedesca Un serial teatrale a puntate prodotto da CSS dal 28 nov. all’8 dic. 2015 Udine, Teatro Palamostre

Puntata 1   28/11 ore 21.30         02/12 ore 21.00         05/12 ore 21.30
Puntata 2   29/11 ore 21.00         03/12 ore 21.00         06/12 ore 21.00
Puntata 3   01/12 ore 21.00         04/12 ore 21.30         08/12 ore 21.00

il 2 dicembre, al termine dello spettacolo, Fabrizio Arcuri e la compagnia incontrano il pubblico

Antonio Tarantino scrive Materiali per una tragedia tedesca nel 1997, praticamente vent’anni esatti dopo i fatti di cui racconta, in un vortice di scene brevi, un numero poco rispettabile di ruoli  – 85 in tutto! – in un continuo scambio di timbri, temperature emotive, stili letterari e teatrali.
I fatti a cui si rifà coincidono con i capitoli della storia tedesca del ‘900 scritti dalla banda di Andreas Baader e Ulrike Meinhof e dalla sua costola, la Raf (Rote Armée Fraktion), negli anni del governo Schmidt. Il dirottamento di un aereo Lufthansa,   l’uccisione dei terroristi palestinesi da parte delle teste di cuoio autorizzato dal dittatore Siad Barre su una pista di Mogadiscio, il rapimento e l’uccisione di Hans Martin Scheyler, noto industriale con un passato da nazista da parte della Raf, fino ai suicidi sospetti e probabilmente “di Stato” dei terroristi detenuti in insolamento nelle carceri tedesche, sono i “materiali” di questa tragedia.

Materiali di una tragedia tedesca  di Antonio Tarantino:  la narrazione di un pezzo centrale del ‘900 che non smette di parlare al nostro presente, e,  insieme, un compendio delle possibilità di rappresentazione contemporanea.  Raccoglie le immagini e le voci di un film di cui siamo tutti già personaggi, e non sempre secondari.Materiali è un saggio storico e un cabaret, in cui il nostro passato recente interpreta il nostro presente. La scrittura di Antonio Tarantino fa immaginare spettacoli dentro un grande spettacolo, come frammenti esposti di un’epica; come capitoli di un grande compendio della cultura e della storia del ‘900; come ultimi sussulti di una meraviglia estetica d’altri tempi. Più che un film, un vero e proprio serial teatrale a puntate, fatto di riprese e di ritorni, di macro storie e di episodi auto conclusi.Stanze d’albergo, paesaggi metropolitani, il palco di un teatro, la cabina di un aereo, e la sua carlinga, una vecchia balera.
Il concerto di Madonna e una fabbrica abbandonata. I personaggi, da testo,  sono circa una ottantina, ma, nel pieno rispetto della struttura e dell’immaginario teatrale dell’autore,  ogni attore potrà interpretare più ruoli”Fabrizio Arcuri

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